[Fonte: Confappi]
Nel 2013 sono di ben 6 miliardi di euro le ricadute economiche derivanti da investimenti in energie rinnovabili, fra le quali si distingue il fotovoltaico, che ha generato 1,8 miliardi di euro. Quindi, a seguire, le bioenergie (1,2 miliardi), eolico (960 milioni), geotermia (440 milioni) e mini idroelettrico (660 milioni) di euro. Lo comunica Confappi, riportando i dati emersi da uno studio condotto da Althesis per conto di Greenpace che, oltre ad analizzare la situazione nel 2013, effettua proiezioni fino al 2030, ipotizzando le ricadute future, che per quell’anno potrebbero ammontare addirittura a circa 135 miliardi di euro.
In base alle stime contenute nell’indagine, nel giro di 15 anni dovrebbe essere l’eolico a fornire il contributo maggiore, anche se il fotovoltaico resterà una rinnovabile su cui continuare a investire.
Tornando invece ai giorni nostri, a beneficiare delle energie rinnovabili non sono solo gli investitori, ma anche l’erario, che nel 2013 ha potuto fruire di una contribuzione fiscale pari a circa 1,2 miliardi di euro. E non solo: investendo sulle rinnovabili sono nati nuovi posti di lavoro, con 64 mila persone impiegate nel settore. A ringraziare più di tutti, però, è soprattutto l’ambiente: basti pensare che nel 2013, grazie alle energie rinnovabili, le emissioni di CO2 si sono ridotte di circa 38 milioni di tonnellate.