Se la proprietà edilizia denuncia, gli immobiliaristi rilanciano. Dopo la protesta silenziosa di Confedilizia, che ha espresso il proprio pollice verso contro il disegno di legge di stabilità non presentando alcun documento in sede di audizione alla Commissione Bilancio della Camera, ecco la reazione della Fiaip, anch’essa, ovviamente, particolarmente sensibile ai problemi che stanno attanagliando il comparto del mattone, e ferma nel richiedere al Governo misure forti di rilancio, a partire dall’abbattimento della pressione fiscale sulla casa.
“Condividiamo e appoggiamo la protesta della Confedilizia, che in chiaro segno di protesta contro l’esecutivo non ha depositato in Parlamento alcun documento, né formulato proposte sulla Legge di Stabilità – commenta il presidente Fiaip Paolo Righi -. La manovra nel suo insieme è del tutto inadeguata in termini di investimenti e politiche di sostegno alla crescita del settore immobiliare, oltre che alla crescita del Paese. Denunciamo, ormai da tempo, la totale assenza di un sia pur minimo segnale di attenzione al settore immobiliare. Nel provvedimento economico più importante del Governo non vi è, ancora oggi, alcuna traccia che vada in direzione di un settore che rappresenta il 20 per cento del Pil. Il fatto che il disegno di legge di stabilità non contenga alcuna misura per l’immobiliare è un segnale gravissimo per tutti gli italiani”.