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Il turismo batte le tasse: boom di acquisti case per investimento

  • Quotidiano Del Condominio
  • 18 aprile 2018

Prezzi più convenienti e buoni rendimenti annui stanno contrastando la tassazione immobiliare, rendendo sempre più appetibili gli acquisti di case ad uso investimento (da mettere a reddito o da destinare a case vacanza). E questa tendenza si osserva soprattutto nelle grandi città. È quanto emerge da un’analisi condotta dal gruppo Tecnocasa.

Di seguito le principali tendenze da nord a sud.

  • Napoli

Il capoluogo partenopeo è tra le metropoli che ha avuto il maggior rialzo della percentuale di acquisti ad uso investimento collegato decisamente alla forte attrattività turistica che la città ha acquisito negli ultimi anni e al ribasso dei prezzi in alcuni quartieri della città.  Infatti gli acquisti ad uso investimento sono passati dal 27,9% del 2013 al 41,1% del 2017.

Sono le zone centrali a concentrare la maggior parte (il 68,5%) degli acquisti a reddito, spesso destinati alla creazione di B&B. A seguire la macroarea di Posillipo-Chiaia-San Ferdinando, dove la percentuale di acquisti per investimento scende al 43,1%: anche qui si registra una buona domanda di immobili da destinare a B&B e ad affitti a studenti vista la presenza di sezioni staccate dell’Università “Federico II”.  Infine la macroarea del Centro direzionale che invece vede una percentuale del 32,3%.

  • Verona

Altra città che ha rivelato una sorpresa nell’analisi degli acquisti ad uso investimento è Verona, che vede il raddoppio della percentuale di acquisto con questa finalità, molto probabilmente per la forte attrattività turistica che la città ha sempre avuto e che sta crescendo col tempo. È il centro città (48,8%) a piacere agli investitori, in particolare a coloro che desiderano entrare nel business turistico ricettivo creando case vacanza e B&B. A seguire la macroarea di Borgo Roma – Golosine (28,8%) i cui prezzi contenuti consentono di acquistare bilocali a 70-80mila euro e di metterli a reddito a 400-500 euro al mese. In zona, infatti, c’è una buona domanda di affitto da parte di coloro che non riescono ad acquistare.

  • Firenze

Firenze svetta come la città in cui nelle zone centrali si realizzano prevalentemente acquisti ad uso investimento: sono pari al 93,8%. Il centro oramai da anni è sotto i riflettori degli investitori che acquistano prevalentemente per realizzare casa vacanza. Fenomeno questo così forte che ha provocato una “migrazione” nelle aree limitrofe di coloro che cercano per motivi di studio e di lavoro e che sta portando anche al cambio di destinazione d’uso di numerosi uffici vuoti in abitazioni. La seconda macroarea maggiormente apprezzata dagli investitori è quella di Novoli-Careggi (34,5%) per la presenza delle facoltà universitarie, del Tribunale, di aziende importanti (Nuovo Pignone) e dell’Ospedale di Careggi.

  • Milano

Milano è un’altra delle città che sta evidenziando un mercato vivace negli ultimi anni. Dal 2013 al 2017 le transazioni di abitazioni da mettere a reddito sono passate dal 18,2% al 29,3% a testimonianza dell’attrattività che la città ha per gli investitori. Analizzandone le macroaree si evince che le percentuali più elevate di acquisti ad uso investimento si registrano in  centro (48,4%) e nelle aree di  Lodi – Corsica (36,0%), Stazione Centrale – Gioia – Fulvio Testi (34,7%), Navigli -Famagosta (34,0%).

Il business district di Porta Nuova ha influito in positivo sulla domanda di affitto, e di conseguenza di acquisti per investimento, in centro e nell’area di Stazione Centrale – Gioia – Fulvio Testi. Su quest’ultima incide anche la presenza della Stazione Centrale, interessante per chi vuole acquistare e lanciarsi nell’affitto turistico. Nelle macroaree di Lodi – Corsica e Navigli – Famagosta pesa rispettivamente la vicinanza di importanti atenei  e, da circa un anno,  anche le aspettative legate alla futura nascita del centro direzionale “Symbiosis”.

  • Roma

Roma grazie anche alla sua forte vocazione turistica, alla presenza di aziende e ad università importanti ha sempre avuto una spiccata domanda ad uso investimento anche se, nell’ultimo semestre, ha subito un lieve calo. La macroarea dove si realizzano maggiori acquisti con questa finalità è quella di Prati – Francia (40,8%) che si sviluppa intorno al Vaticano, al Palazzo di Giustizia, alla sede della Rai e all’Università della Lumsa, tutti importanti poli di attrazione sia per affitti a lavoratori fuori sede sia a turisti. A seguire il centro, con il 35% delle compravendite (qui spesso si acquista per realizzare casa vacanza e B&B) e la macroarea Policlinico – Pietralata (23,3%) che richiama studenti delle università Sapienza e Luiss.

  • Palermo

Anche a Palermo gli acquisti ad uso investimento sono cresciuti passando da 23,8% a 28,6% dal 2013 al 2017. In centro si concentra il 47,8% degli acquisti con questa finalità; seguono Università – Brancaccio con il 30,0% e dalla macroarea Fiera con il 22,9%. Il cuore della città,  negli ultimi anni, ha visto una crescita degli acquisti per immobili da mettere a reddito destinati a casa vacanza o B&B acquistati non solo da italiani ma anche stranieri (Europa dell’est, Scandinavia, Francia, Germania, e ora anche cinesi) che amano trascorrere a Palermo alcuni mesi dell’anno oppure desiderano realizzare B&B (trend in aumento).

Nella macroarea Università – Brancaccio incide la presenza della stazione che piace a chi vuole fare B&B e dell’Università. Nell’area della Fiera gli acquisti per investimento interessano prevalentemente il quartiere di Montepellegrino, che ha prezzi contenuti ed una buona domanda di immobili in locazione.

  • Torino

Nel capoluogo sabaudo, negli ultimi quattro anni,  la componente ad uso investimento è cresciuta passando da 21,1% a 26,6%. Anche su Torino è la macroarea Centro – San Salvario quella che raccoglie la maggioranza delle transazioni di questo tipo (47,3%), seguita da quella di Francia – San Paolo (36,9%). Le zone centrali attirano gli investitori che qui acquistano piccoli tagli da mettere a reddito per studenti universitari, lavoratori e ora anche turisti. Peraltro Torino, dopo le Olimpiadi del 2006, ha avuto una vera e propria riscoperta turistica ed è una meta apprezzata anche per i suoi ottimi collegamenti con Milano e come base di partenza per visitare le Langhe e le località sciistiche piemontesi.

Studenti universitari e lavoratori fuori sede spiegano la percentuale elevata di acquisti ad uso investimento nell’area Francia – San Paolo dove da un po’ di tempo è presente anche il grattacielo Intesa San Paolo.

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