• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Attualità

CASSONETTI DEI RIFIUTI E DIFFERENZIATA: SPECIFICA TECNICA EUROPEA PER UNIFORMARE I COLORI

  • Redazione
  • 22 luglio 2015
[A cura di: UNI]

Sin dall’inizio degli anni ’90 l’Italia è stata promotrice a livello europeo dello sviluppo e della pubblicazione di numerosi standard tecnici relativi alle macchine e ai contenitori per la raccolta dei rifiuti. Norme che hanno permesso di arrivare all’integrazione fra contenitori e sistemi di svuotamento e che hanno notevolmente migliorato le condizioni di sicurezza, di salute e di igiene sulla strada a vantaggio sia degli operatori che dei cittadini.
Va detto però che con l’introduzione della raccolta differenziata si sono diffusi schemi, abitudini e contenitori diversi da comune a comune e da Paese a Paese e si è avvertita quindi la necessità di disporre di un sistema che abbinasse forme, colori e scritte e che permettesse immediatamente di sapere se il contenitore specifico (e il relativo servizio di raccolta) fosse riservato alla carta, alla plastica o a un insieme di più materiali.
Per questo motivo in seno al Comitato tecnico europeo CEN/TC 183 “Waste management” (competente proprio nella definizione di norme tecniche relative alla gestione e raccolta dei rifiuti) già dal 2009 è stato avviato lo studio del progetto EN 16403 che specifica un modo per identificare i contenitori per la raccolta dei rifiuti – e di conseguenza il loro contenuto – tramite un set di elementi visivi identificativi compresi colori, icone, simboli e testi: i cosiddetti “Waste visual elements”. Questi elementi visivi permettono di identificare immediatamente i contenitori e le tipologie di rifiuti in modo da facilitarne la raccolta, il riciclaggio e il recupero sia per i consumatori sia per le compagnie che gestiscono queste attività.
Non si tratta semplicemente di un problema di mero decoro urbano ma proprio della necessità di uniformare colori e simboli per non penalizzare l’efficacia della raccolta differenziata in tutta Europa. Ne abbiamo parlato con Giovanni Bragadina, delegato italiano ai lavori del CEN/TC 183 “Waste management” e membro del gruppo di lavoro UNI sulle “Attrezzature e macchine per la raccolta dei rifiuti” (Commissione Ambiente) nonché Project leader del progetto 16403 sui “Waste visual elements”.
“La scelta dei colori non è stata casuale – spiega Bragadina – ma è stata determinata da una attenta analisi di mercato che ha tenuto conto di quello che già esisteva cercando di renderlo omogeneo; quindi tutti i contenitori già esistenti potranno essere mantenuti e riqualificati per essere adeguati ai nuovi requisiti richiesti dal documento”. Bragadina ha inoltre spiegato che pur non avendo raggiunto il quorum dei voti necessari alla sua pubblicazione, il progetto è ritenuto molto interessante tanto che in sede europea si è deciso comunque di pubblicarlo come specifica tecnica. Parallelamente a livello nazionale sarà avviato l’iter di pubblicazione di una norma italiana che adotterà in toto i contenuti della specifica tecnica europea.
“Questa norma – conclude Bragadina – non potrà che portare benefici culturali ed economici alle imprese che la adotteranno in quanto, mediante la standardizzazione dei loro processi produttivi, potranno beneficiare di minori costi di produzione e rispondere immediatamente alle richieste del mercato in caso di acquisti di ricambi”.
  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
RENZI, “VIA LA TASSA SULLA PRIMA CASA”. BLUFF O PROMESSA ATTENDIBILE?
ASSEMBLEE CONDOMINIALI: I QUORUM COSTITUTIVI E QUELLI DELIBERATIVI

Related Posts

  • Attualità
  • Redazione
  • Lug 22, 2015
Bonus prima casa under 36: cosa è cambiato nel 2025 e chi può richiederlo
  • Attualità
  • Redazione
  • Lug 22, 2015
Condominio: WhatsApp non é il mezzo per convocare l’assemblea
  • Attualità
  • Redazione
  • Lug 22, 2015
Acquisti immobiliari di nuda proprietà

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • Bonus prima casa under 36: cosa è cambiato nel 2025 e chi può richiederlo 16 giugno 2025
  • Condominio: WhatsApp non é il mezzo per convocare l’assemblea 16 giugno 2025
  • Acquisti immobiliari di nuda proprietà 13 giugno 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena