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PROTOCOLLI SOSTENIBILITÀ: DIFFERENZE TRA CERTIFICAZIONE ENERGETICA E AMBIENTALE

  • Redazione
  • 26 ottobre 2015

[Fonte: Expoclima.net]

 

Molto spesso si tende a confondere il piano dell’efficienza
energetica di un edificio con la sua sostenibilità
ambientale. Un edificio ecosostenibile è un
edificio sicuramente caratterizzato da buoni risultati per quanto riguarda il
risparmio energetico, ma la sostenibilità dello stesso abbraccia e contempla
anche temi relativi all’impatto a tutto tondo che lo stesso può causare verso
l’ambiente esterno, verso il benessere e la salute dei suoi abitanti e, più in
generale, verso l’ecosistema che lo ospita.

Proviamo a precisare meglio la differenza tra:

* certificazione energetica;

* certificazione di sostenibilità degli edifici.

 

Certificazione energetica

Nel primo caso, la certificazione energetica,
oggi conosciuta anche a causa dell’obbligatorietà dell’Ape, precisa il valore
di consumo energetico espresso in kWh/m² anno o kWh/m³ anno a seconda della
tipologia di fabbricato, secondo tabelle parametrizzate a livello nazionali. In
base a questi parametri, all’edificio viene assegnata una certa classe
energetica. La redazione di tale certificazione è obbligatoria e ha l’obiettivo
di orientare e aiutare l’acquirente o l’utilizzatore dell’immobile a orientarsi
nella scelta in un mercato immobiliare (nel quale l’offerta in molti casi
supera di gran lunga la richiesta), garantendo la possibilità di valutare i costi/benefici
dell’investimento, anche in termini di consumi energetici di utilizzo.

La certificazione energetica è obbligatoria per:

* contratti di vendita o locazione immobiliari;

* tutti gli edifici di nuova costruzione;

* accedere agli incentivi fiscali.

La certificazione energetica affronta solo il tema
del consumo di energia e non prende in considerazione altri elementi più
prettamente ambientali.

 

Certificazione ambientale

La certificazione di sostenibilità ambientale,
invece, passa attraverso un’analisi che permette di valutare l’edificio nella
sua globalità, ossia non solo in termini di consumi energetici, ma anche e
soprattutto di considerare l’impatto dello stesso nei confronti dell’ambiente
esterno. La certificazione di sostenibilità ambientale è sempre volontaria,
anche se in alcune Regioni è necessario l’utilizzo dei protocolli di
certificazione per accedere a incentivi e bonus volumetrici proporzionali al
livello di eco sostenibilità raggiunta dall’immobile stesso.

Oggi, nel mondo, esistono numerosi protocolli di
certificazione di sostenibilità ambientale, che si basano su metodi
qualitativi/quantitativi degli elementi che caratterizzano l’edificio, siano
essi edili/architettonici o impiantistici, ai quali vengono assegnati punteggi
variabili con il tipo di soluzione adottata. Il punteggio totale indica un
determinato livello di sostenibilità su una scala predeterminata dall’ente
gestore del sistema. In Italia i sistemi di certificazione ambientale più
diffusi e utilizzati sono:

* Protocollo ITACA;

* LEED®;

* CasaClima Nature®;

* Breeam.

 

Alcune precisazioni

Costruire sostenibile è un concetto che comporta
la necessità di estendere ed espandere la percezione di progettisti,
costruttori e utilizzatori su quanto un fabbricato possa impattare in modo diretto
e indiretto sull’ambiente, sotto molteplici punti di osservazione. La
sostenibilità può essere articolata secondo quanto enunciato nella norma ISO
12392 e, nello specifico, in tre principali ambiti: economico, ambientale e
sociale.

L’ambito della sostenibilità ambientale è
l’elemento maggiormente studiato e analizzato negli ultimi anni, da cui sono
nati dei protocolli che permettono di assegnare un valore a tale parametro. È
il caso del Life Cycle
Assessment – LCA
. La metodologia LCA è stata sviluppata inizialmente
in ambito industriale con l’obiettivo di analizzare i potenziali impatti
ambientali legati ai prodotti. È stata applicata successivamente anche
all’analisi di servizi, di sistemi e processi sempre più complessi e
articolati. Ad oggi, la norma UNI EN ISO 14040:2006 descrive i principi ed il
quadro di riferimento per la valutazione del ciclo di vita LCA.

Relativamente agli altri due parametri di
sostenibilità, invece, sono a tutt’oggi di difficile parametrizzazione,
identificazione e interpretazione gli indicatori che possano portare a una
comparazione oggettiva.

 

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