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TELEFONIA FISSA: COME DISDIRE IL CONTRATTO E CAMBIARE OPERATORE

  • Redazione
  • 5 luglio 2016

[A cura di: Unione nazionale consumatori]

Il mercato della telefonia fissa è un settore particolarmente competitivo e gli operatori fanno a gara ad offrire la promozione più vantaggiosa così da accrescere il proprio bacino di utenti. A volte quindi, può succedere di aver appena firmato il nuovo contratto telefonico dell’offerta desiderata che subito si individua un altro abbonamento più conveniente. Potrebbe inoltre succedere che, dopo aver attivato la promozione, quest’ultima non rispecchi più nel lungo periodo le esigenze del consumatore. Vediamo quindi di seguito che cosa fare e come è possibile disdire il contratto del telefono fisso.

I DISSERVIZI 

Numerosi sono i motivi che possono indurre il consumatore a procedere alla disdetta del proprio contratto telefonico. Oltre alle ragioni di convenienza e risparmio economico sopra citate, le più comuni riguardano l’inadempienza dell’operatore telefonico. Potrebbe infatti capitare di avere una linea telefonica malfunzionante o una connessione Adsl che va a scatti. Inoltre, accade spesso che l’utente si accorga di essere dotato di una connessione internet più lenta rispetto alla banda minima garantita dalla compagnia telefonica. Conoscere la velocità minima della banda larga è infatti fondamentale per valutare se le prestazioni promesse dall’operatore equivalgono nella pratica a quelle reali.

Nello specifico, la qualità del servizio di cui si sta usufruendo può essere misurata grazie al cosiddetto Speed Test dell’AGCOM, ovvero di quello strumento messo a disposizione dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che permette, qualora la velocità della banda minima sia inferiore a quella indicata nel contratto telefonico, di rivalersi legalmente sull’operatore e procedere alla disdetta della linea fissa senza costi aggiuntivi.

LE PROCEDURE

In primo luogo, richiedere la disattivazione del contratto telefonico è un’operazione piuttosto semplice, a patto però che vengano rispettate le scadenze e i tempi di preavviso legati all’invio della richiesta di disdetta e stabiliti da ciascuna compagnia telefonica.

Una volta controllate le scadenze specifiche previste dal proprio operatore telefonico, il passo successivo è poi quello di scaricare il modulo di disdetta direttamente dal sito ufficiale della compagnia telefonica. Una volta stampato, compilato e firmato, sarà necessario spedirlo a quest’ultima tramite raccomandata a/r, ovvero con avviso di ricevimento. Inoltre, affinché la disdetta vada a buon fine, è necessario restituire tutti i dispositivi in comodato d’uso necessari alla fruizione del servizio in abbonamento: modem, router, telefono (se a noleggio) e modem voce wi-fi. In questo caso si devono pagare le spese di spedizione alla casa madre degli apparecchi e, in caso di mancata restituzione dei dispositivi, di una penale.

QUALI COSTI

A proposito di penali, qualora si voglia disdire il contratto del telefono fisso, è importante sapere che ciascuna compagnia telefonica prevede dei costi di disattivazione variabili, in media da un minimo di zero euro a un massimo di 100 euro, a seconda che si voglia procedere alla cessazione completa del servizio, migrare a un altro operatore, rientrare, effettuare la disdetta a scadenza contratto o in caso di recesso anticipato.

Generalmente è bene sapere che i costi di disattivazione non sono dovuti solo nei seguenti casi:

* recesso entro 14 giorni;

* disdetta per giusta causa (o inadempienza dell’operatore);

* disdetta per variazioni contrattuali

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