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DIRETTIVA EFFICIENZA, IL PARLAMENTO UE BACCHETTA GLI STATI: COSÌ NON VA

  • Redazione
  • 8 luglio 2016

Si scaldano i motori in vista di CondominioItalia Expo: la manifestazione internazionale organizzata da Il Condominio Editrice, da Italia Casa e da Quotidiano del Condominio, in programma dal 19 al 22 ottobre a BolognaFiere. E, nei giorni scorsi, la filosofia portante dell’evento – che non a caso ospiterà anche il primo congresso europeo sull’efficienza energetica degli edifici in ambito comunitario – ha trovato una straordinaria sponda nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo circa lo stato di attuazione nei vari Paesi della direttiva Ue sull’efficienza energetica.

LA RISOLUZIONE

Nella risoluzione, datata 23 giugno, il Parlamento Europeo ha fatto il punto sulle politiche adottate dagli Stati membri in materia di abbattimento dei consumi energetici, ponendo l’accento sia sui ritardi già accumulati lungo il percorso verso l’obiettivo 20-20-20, sia sulla sostanziale assenza di un’ottica di prospettiva che vada aldilà del prossimo quinquennio, sia sulla necessità di sostenere in misura decisamente maggiore da una parte la riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici energivori, e dall’altra il coinvolgimento diretto delle famiglie in tema di efficienza, senza il quale sarà impossibile limitare gli sprechi.

Di seguito riportiamo una sintesi delle principali osservazioni e proposte fatte dal Parlamento Europeo, che per semplicità di lettura abbiamo aggregato intorno ad alcune parole chiave: efficienza, edifici, famiglie, tecnologie.

EFFICIENZA

7. Il Parlamento Europeo riconosce che gli Stati membri dovrebbero raggiungere solo il 17,6 % del risparmio di energia primaria entro il 2020 e che l’obiettivo del 20% è a rischio a meno che non si dia piena attuazione alla legislazione dell’UE vigente, non si accelerino gli sforzi e non si rimuovano gli ostacoli agli investimenti.

8. Si sollecita tra l’altro l’obiettivo di efficienza energetica del 40% per il 2030 e si ritiene che un obiettivo generale vincolante e obiettivi nazionali individuali per il 2030 aumenteranno l’indipendenza energetica dell’UE dalle importazioni, incoraggeranno l’innovazione e contribuiranno ad assicurare la leadership tecnologica dell’UE nel settore dell’efficienza energetica;

11. Il Parlamento deplora l’assai poco ambizioso obiettivo (almeno il 27% di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030) adottato dal Consiglio europeo nel 2014, e chiede alla Commissione di fissare un obiettivo vincolante in materia di efficienza energetica pari al 40% per il 2030 che rifletta il potenziale di efficienza energetica efficace sotto il profilo dei costi.

15. Si evidenzia che la principale carenza della direttiva esistente consiste nel fatto che gran parte delle misure scadrà nel 2020, a meno che la direttiva non sia idoneamente modificata.

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