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INSTALLATORI, CONFARTIGIANATO: “SULLE RINNOVABILI LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA”

  • Redazione
  • 6 febbraio 2017

La confusione regna ancora sovrana nelle regole sulla formazione degli installatori che operano su impianti a energie rinnovabili. Così, nei giorni scorsi, Confartigianato è tornata all’attacco presso la Conferenza delle Regioni e il Ministero dello Sviluppo Economico per sollecitare chiarezza. Il presidente degli installatori di impianti, Claudio Pavan, insieme al suo collega della Cna, ha chiesto di porre fine alle gravi incertezze degli imprenditori e delle associazioni che li assistono. I dubbi nascono da un documento dello scorso dicembre della Conferenza delle Regioni che, nell’aggiornamento degli standard formativi per gli installatori, a giudizio di Confartigianato contiene una grave imprecisione: “Tra le abilitazioni necessarie agli installatori per operare su impianti Fer non si cita quella di responsabile tecnico ottenuta con un periodo di attività lavorativa. Un’omissione molto grave che il presidente Pavan ha chiesto di correggere se si considera che, proprio grazie alle battaglie condotte nel 2013, Confartigianato ottenne di modificare la norma che escludeva senza motivi plausibili i responsabili tecnici divenuti tali grazie alla loro esperienza professionale dalla possibilità di accedere al percorso di qualificazione ed aggiornamento per essere abilitati ad installare gli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Ma, oggi, per le Regioni è come se questa modifica non esistesse”.

Ma i problemi non finiscono qui. Sempre la federazione degli artigiani rimarca, infatti, che “Il documento delle Regioni ha stabilito che tutte le attività formative di aggiornamento realizzate dal 1° agosto 2013 assolvono gli obblighi formativi fino al 31 dicembre 2019. Tutto bene, se non fosse che questa disposizione, utile per le Regioni virtuose che avevano predisposto tempestivamente gli standard dei percorsi formativi, non risolve il problema per le Regioni che invece non hanno ancora provveduto. E dulcis in fundo, passando dalle Regioni allo Stato, rimangono i dubbi sull’obbligo di frequentare i corsi di formazione di 80 ore che abilitano a installare gli impianti FER. Dubbi che, nonostante le ripetute richieste di chiarimento avanzate da Confartigianato, il Ministero dello Sviluppo Economico non ha ancora sciolto”.

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