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L’edilizia scrive a Conte: ecco come tutelare i lavoratori e le imprese delle costruzioni e ristrutturazioni

  • Quotidiano Del Condominio
  • 8 maggio 2020

Un appello a premier Conte per proteggere e sostenere il comparto delle costruzioni e delle ristrutturazioni. A sottoscriverlo, le associazioni datoriali e delle parti sociali dell’edilizia.

Ecco una sintesi delle loro richieste.

La lettera dell’edilizia a Conte

Lunedì 4 maggio si sono riavviati migliaia di cantieri pubblici e privati, grandi e piccoli, nel rispetto rigoroso dei protocolli sottoscritti tra le parti sociali e recepiti nel DPCM del 26 Aprile ultimo scorso.

Noi crediamo fermamente che la salute di chi entra in cantiere sia la priorità e tutto il nostro sistema bilaterale e delle relazioni industriali si è impegnato attivamente nel conseguimento di questo obiettivo.

Per questo chiediamo di non lasciare soli i lavoratori e gli imprenditori dando indicazione a tutte le stazioni appaltanti pubbliche, come anche previsto dal Codice degli Appalti, e a tutti i committenti privati di adeguare immediatamente i contratti di appalto in essere e prevedere costi per la sicurezza adeguati per i bandi e i contratti futuri e in via di assegnazione.

Per salvaguardare le imprese e tutelare l’occupazione occorre:

  • pagare subito i debiti arretrati (ancora 6 miliardi solo nel nostro settore),
  • anticipare il più possibile i pagamenti, assicurando il saldo anche in anticipo dei prossimi SAL, riconoscendo i maggiori costi per la sicurezza e la tutela della salute e aggiornando gli importi in virtù di una produzione che, per rispettare le disposizioni stesse, non potrà che avere tempi di lavorazione e consegna più lunghi.
    Vi sono al riguardo esempi positivi in queste ore da parte di alcune stazioni appaltanti: chiediamo che tale scelta valga per tutti i cantieri.
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