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Gli amministratori di condominio non ci stanno: “Servono interventi in sede di conversione del Dl 33 e 34 del 2020”

  • Quotidiano Del Condominio
  • 22 maggio 2020

Continua il pressing alle Istituzioni da parte delle rappresentanze degli amministratori di condominio, dopo la sostanziale cancellazione dal testo definitivo del decreto Rilancio, dei (pochi) provvedimenti che riguardavano il mondo condominiale (per approfondire si veda Il condominio sparisce dal Decreto Rilancio: niente proroghe per rendiconti e amministratori).

Tuttavia, anche qualora venissero reintrodotti gli articoli in materia di rendiconto e mandato dell’amministratore, i problemi per il condominio sarebbero tutt’altro che risolti: il nodo centrale resta quello dell’assemblea da remoto, della quale non si è fatta menzione in oltre due mesi di decreti emergenziali.

Per questo motivo i presidenti delle Associazioni AIC-CONDIVISION (Giuseppe De Filippis),  APICE (Marco Quagliariello), ASSIAC (Concetta Cinque), BMItalia (Giovanni Zullo), CondoAssociazione (Peter Lewis Geti), FIGIAC (Francesco Vittorio Sciubba), MAPI (Gerardo Michele Martino), UNICONDOMINIO (Marco Venier) e U.P.A.C. (Michele Orefice) hanno deciso di rivolgere le loro istanze al Presidente della Camera Roberto Fico, al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e a tutti i Capigruppo di Camera e Senato.

Oggetto della missiva: la gestione delle epidemie e delle emergenze da parte degli amministratori e gestori di immobili – Necessità di interventi in sede di conversione del Dl 33 e 34 del 2020

La lettera alle Istituzioni

Onorevoli Presidenti,

Onorevoli Deputati,

Onorevoli Senatori,

Facendo seguito alla Ns. precedenti comunicazioni a sigle unificate, rimaste tristemente inascoltate, dobbiamo nuovamente rappresentare la opportuna necessità di un intervento di ampio respiro che assicuri la corretta gestione degli adempimenti e delle emergenze anche da parte degli Amministratori e gestori di immobili.

Gli attuali accadimenti impongono l’assunzione di determinazioni chiare e ragionevoli per la gestione dell’emergenza che coinvolgano la necessaria collaborazione di tutti gli operatori e professionisti per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento della pandemia.

Emerge altresì la necessità di assumere interventi adeguati e organici per consentire ai professionisti della gestione immobiliare di rispettare i limiti per la convocazione delle assemblee, per la resa del conto e l’obbligatorio rispetto delle scadenze fiscali, onde scongiurare il rischio di sanzioni in danno al Condominio, con connessa responsabilità dell’Amministratore.

* * *

In tal senso, deve rilevarsi che il Decreto Legge n. 33 del 16.05.2020 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 125 del 16.05.2020 che “delinea il quadro normativo nazionale all‘interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali” e che il DPCM del 17 maggio 2020 recante disposizioni attuative del D.L. 25 marzo 2020 n.19 e del D.L.16 maggio n.33, è da intendersi in sostituzione delle disposizioni contenute nel DPCM 26 aprile 2020.

Sennonché l’art.1, comma 10 del Decreto Legge n. 33/2020 esplicita la possibilità di tenere “riunioni” (quindi: anche assemblee di condominio) seppur con l’obbligo di garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, che va applicato in combinazione con le restrizioni di cui al comma 8 della medesima norma, degli allegati del Decreto Legge suindicato, nonché di altre normative inerenti l’emergenza da COVID 19 non espressamente sostituite.

Nonostante reiterate richieste di intervento ed innumerevoli comunicazioni fornite dalla stampa e dallo stesso Governo con le “bozze” del Dl Rilancio fatte circolare negli scorsi giorni, si rileva a tutt’oggi l’ennesimo disinteresse per le esigenze del mondo condominiale.

* * *

Considerate le richieste ricevute da parte degli associati, ma anche sopraggiunte da più parti, in relazione all’introduzione di una normativa sulle assemblee in telepresenza e relativa regolamentazione, rimaste inascoltate, si deve – oggi più che mai – intervenire per assicurare che le attività di amministrazione e gestione dei beni immobili possano proseguire con sicurezza per i professionisti, i loro collaboratori e le compagini condominiali.

* * *

Pertanto, Le Associazioni in intestazione sottopongono, nuovamente, alla Vs. attenzione la necessità di assumere idonei provvedimenti urgenti per consentire a tutti i professionisti operanti nel settore condominiale ed immobiliare di svolgere il proprio lavoro rispettando e collaborando attivamente alla gestione delle emergenze nazionali e locali e, in particolare:

  • Espressa introduzione, anche al di fuori della contingente emergenza sanitaria, quindi in via ordinaria, della possibilità di consentire la partecipazione dei condomini in videoconferenza, assicurando:
    • La certa identificazione dei partecipanti
    • La garanzia di discussione, vocalmente e in chat
  • Interruzione dei termini di legge previsti per il ruolo professionale relativamente alla predisposizione e approvazione del rendiconto condominiale annuale della gestione e per il forzoso delle somme dovute dai condomini, per cui è previsto un termine perentorio di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio
  • Rinnovo automatico – tenuto conto di particolare situazione di emergenza pandemica – per un ulteriore anno, del mandato dell’amministratore in modo che possa agire con la pienezza dei propri poteri per assicurare lo svolgimento delle attività condominiali, a parziale deroga all’art. 1129 c.c.
  • Consentire agli amministratori di sostenere in modalità telematica non soltanto il corso di aggiornamento e formazione, ma anche gli esami finali dei predetti corsi
  • La proroga delle agevolazioni fiscali “bonus facciate” ed “Eco-bonus” all’anno 2021

Tali argomenti sono anche stati portati all’attenzione di CONFASSOCIAZIONI, cui le scriventi aderiscono, in quanto soggetto idoneo a rappresentare la categoria degli amministratori e il settore condominiale nella sua interezza, quale realtà aggregativa inclusiva e coinvolgente.

Rinnoviamo, ancora una volta, la disponibilità ad attivare – anche attraverso il coinvolgimento di CONFASSOCIAZIONI – un Tavolo di confronto per la definizione degli opportuni interventi di attuazione delle richieste formulate, al fine di assicurare reali forme di tutela e garanzia agli amministratori e all’utenza finale (i condòmini).

 

 

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