Il mercato immobiliare residenziale italiano ha aperto il 2025 con una performance brillante: nei primi tre mesi dell’anno, le compravendite di abitazioni sono aumentate dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo quota 172.048 transazioni. A rivelarlo è l’analisi di Abitare Co., società specializzata in nuove costruzioni, basata sui dati dell’Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate.
Dopo un 2024 chiuso con oltre 700mila compravendite (+1,4% sull’anno precedente), il trend positivo si consolida, trainato da una ritrovata fiducia delle famiglie e da condizioni finanziarie più favorevoli. Il taglio dei tassi da parte della BCE ha infatti stimolato la domanda di mutui, con una crescita superiore al 20% rispetto al primo trimestre 2024. Oggi, quasi la metà degli acquisti (45,8%) avviene tramite finanziamento.
A livello territoriale, la crescita è diffusa ma non uniforme. Le aree del Nord Est (+14,7%) e del Centro Italia (+12,7%) registrano gli incrementi più marcati, seguite dal Nord Ovest (+12,3%). Più contenuta la ripresa al Sud (+6,3%) e nelle Isole (+6,8%).
Tra le città metropolitane, Genova si distingue con un balzo del +13,5%, seguita da Torino (+12,2%), Roma (+10,7%) e Bologna (+9,3%). Milano conferma il suo dinamismo con un +7,1%, mentre Napoli (+6,1%) e Palermo (+8,98%) mostrano segnali di crescita più moderati. L’unica eccezione è Firenze, che registra un calo del 6,2%, con appena 1.067 transazioni.
Sul fronte delle nuove costruzioni, il mercato appare stabile (-0,4%) rispetto al primo trimestre 2024, dopo il forte rimbalzo dell’ultimo trimestre dello scorso anno (+45,8%).
Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co., sottolinea come “il clima di fiducia delle famiglie italiane stia migliorando, grazie a prospettive economiche più favorevoli e a un’inflazione in contenimento. Tuttavia, persistono criticità legate alla scarsa qualità del prodotto usato e alla carenza strutturale di nuove abitazioni, soprattutto nei grandi centri urbani”.
Il 2025, dunque, si è aperto quindi sotto buoni auspici per il settore immobiliare, ma con sfide ancora aperte sul fronte dell’offerta e della qualità abitativa.
Finanziamenti e mutui
– Quota di acquisti con mutuo ipotecario: 46%, in crescita di 4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
– Tasso di interesse medio sulla prima rata: sceso al 3,2%.
– Acquisti con agevolazione “prima casa”: oltre il 70% delle transazioni.
Tipologia di immobili
– Quota di acquisti di nuove costruzioni: inferiore al 6%, segnalando una carenza strutturale di offerta.
– Prezzo medio al metro quadro: 2.089 €/mq, in aumento del 2,9% rispetto al Q1 2024⁽²⁾.
Domanda e offerta
– Pressione della domanda: +18,2%, con riduzione dei tempi medi di permanenza sul mercato (5,2 mesi).
– Offerta di immobili in vendita: crescita minima, +0,3% rispetto al Q1 2024.
– Indice di assorbimento: torna positivo, segnalando che si vendono più immobili di quanti ne entrino sul mercato.
Locazioni
– Nuovi contratti di locazione residenziale: +1% su base annua.
– Canone annuo complessivo pattuito: circa 1,9 miliardi di euro, +5% rispetto al Q1 2024.
– Tipologie in crescita: contratti transitori, agevolati a canone concordato e per studenti.
Investimenti immobiliari
– Volume totale degli investimenti nel trimestre: circa 2,7 miliardi di euro, +44% rispetto al Q1 2024.
– Settori trainanti: Hospitality (660 milioni di euro) e Logistica (640 milioni di euro).
– Prime net yield: in discesa, attualmente al 5,30%.