A partire dal 2026, le famiglie economicamente svantaggiate potranno beneficiare di uno sconto del 25% sulla tassa rifiuti (TARI), grazie all’introduzione del nuovo bonus sociale previsto dalla delibera Arera 355/2025/R/rif. L’agevolazione, attesa da tempo e ora ufficialmente istituita, si affianca ai bonus già attivi per luce, gas e acqua, e nasce in attuazione del D.L. 124/2019 e del DPCM n. 24/2025.
La TARI, introdotta dalla legge n. 147/2013, è dovuta da chiunque possieda o detenga locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il nuovo bonus, pensato per alleggerire il peso fiscale sulle famiglie in difficoltà, sarà riconosciuto automaticamente ai nuclei con ISEE inferiore a 9.530 euro, oppure sotto i 20.000 euro se con almeno quattro figli a carico. Non sarà necessario presentare alcuna domanda: sarà l’INPS a trasmettere ai Comuni i dati utili per individuare i beneficiari, sulla base della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata dai cittadini.
Come funziona lo sconto e quando si applica
Il meccanismo del bonus TARI prevede che lo sconto venga applicato sull’importo dovuto nell’anno successivo a quello in cui è stato presentato l’ISEE. In pratica, l’attestazione ISEE 2025 servirà per ottenere lo sconto sulla TARI 2026. Questo perché la tassa rifiuti viene calcolata all’inizio dell’anno, mentre l’ISEE può essere aggiornato in qualsiasi momento. L’agevolazione sarà visibile direttamente nella bolletta, senza ulteriori passaggi burocratici.
L’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha chiarito che il bonus si applica solo agli utenti domestici del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. L’etichetta “bonus sociale” garantisce uniformità nazionale, ma non sostituisce le agevolazioni locali già attive. Infatti, molti Comuni prevedono ulteriori sconti o esoneri totali per le famiglie in difficoltà.
Agevolazioni comunali: il caso Roma e le verifiche annuali
Il bonus TARI nazionale si affianca alle misure locali già in vigore. A Roma, ad esempio, i nuclei familiari con ISEE non superiore a 6.500 euro possono ottenere l’esonero totale dal pagamento della tassa rifiuti. L’Amministrazione capitolina verifica annualmente la validità dell’ISEE tramite la banca dati INPS e, in caso di esito negativo, procede al recupero dell’importo dovuto.
Per sapere se si ha diritto a ulteriori agevolazioni, è consigliabile consultare il sito ufficiale del proprio Comune di residenza. Ogni ente locale può stabilire soglie diverse, modalità di richiesta e documentazione necessaria. Il contribuente può così verificare la corrispondenza tra la propria situazione familiare e i requisiti previsti, evitando sorprese e cogliendo tutte le opportunità di risparmio.