Il mercato immobiliare italiano sta cambiando volto. Lo conferma l’ultima indagine condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che ha analizzato oltre 24 mila compravendite e 4.800 contratti di locazione conclusi nel primo semestre del 2025. Tra i dati più significativi, emerge una crescente presenza di acquirenti under 34 e single, una maggiore attenzione all’efficienza energetica e una tendenza consolidata a cercare casa fuori dai grandi centri urbani.
La casa principale resta il motore del mercato, rappresentando oltre il 75% delle transazioni. In calo invece gli acquisti per investimento, che si fermano al 18% a livello nazionale, dopo aver sfiorato il 20% negli anni precedenti. Milano si conferma un’eccezione, con il 30% delle compravendite ancora legate all’investimento.
Sul fronte delle tipologie, il trilocale si conferma il formato più richiesto (34%), seguito dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti (21%). A Milano dominano i bilocali, che rappresentano quasi la metà delle compravendite. Cresce anche l’interesse per i quattro locali, segno di una domanda orientata verso spazi più ampi.
L’efficienza energetica diventa un criterio sempre più rilevante: le compravendite in classi intermedie (C-D-E) salgono al 24%, mentre quelle in classi elevate (A-B) raggiungono l’8,4%. A Milano, la quota di immobili in classe A o B si attesta al 7,7%, in costante crescita.
L’età media degli acquirenti si abbassa leggermente, arrivando a 43,1 anni in Italia e a 41,8 a Milano. A livello nazionale, le famiglie rappresentano il 67% degli acquirenti, ma i single tornano a guadagnare terreno, salendo al 33%. Nel capoluogo lombardo, i single sono ormai il 46% del totale.
Sempre più italiani scelgono di acquistare casa fuori città: il 38,5% dei residenti nei grandi centri ha comprato l’abitazione principale in provincia. A Milano, questa percentuale supera il 57%, spinta da prezzi più accessibili e dalla disponibilità di immobili con caratteristiche più moderne e funzionali.
Sul mercato delle locazioni, si consolida la crescita dei contratti transitori, che sfiorano il 29% a livello nazionale. I contratti a canone concordato restano stabili al 30%, mentre quelli a canone libero si attestano al 41%. A Milano, i contratti transitori sono la formula più utilizzata (47,6%), mentre quelli a canone concordato crescono rapidamente, passando dall’1% al 10% in due anni.
Il profilo degli affittuari riflette la varietà della domanda: famiglie, coppie e single rappresentano il 70% delle stipule, seguiti da lavoratori trasfertisti (26%) e studenti (5%). A Milano, il quadro cambia: i trasfertisti salgono al 39%, gli studenti al 15%, e gli affitti per scelta abitativa toccano il 46%.
Il mercato immobiliare italiano, insomma, si fa più giovane, più mobile e più attento alla sostenibilità. Un’evoluzione che, secondo Tecnocasa, continuerà a ridisegnare le dinamiche dell’abitare nei prossimi anni.