Dopo anni di incertezza, il 2025 segna una svolta per il mercato immobiliare italiano. Secondo i dati di Idealista e Scenari Immobiliari, la domanda è cresciuta del 37% rispetto all’anno precedente, mentre l’offerta è aumentata solo del 4%⁽¹⁾⁽²⁾. Questo squilibrio ha accorciato i tempi di vendita e spinto i prezzi medi al metro quadro a quota 2.056 euro, con un incremento del 4,7% rispetto al 2023⁽¹⁾.
Ma non è solo una questione di numeri. Cambia la mappa del valore immobiliare: le periferie urbane e i comuni ben collegati ai grandi centri stanno vivendo una nuova centralità. Giovani famiglie e investitori guardano con interesse a queste aree, attratti da un miglior rapporto tra qualità della vita e prezzo. Il trilocale resta il formato più richiesto al Nord, mentre al Sud si affermano soluzioni più ampie, come i quadrilocali⁽²⁾.
La sostenibilità è un altro driver fondamentale. Gli acquirenti non cercano solo metri quadri, ma contesto, servizi e benessere. Il ritorno verso uffici più performanti, la fine dello smart working diffuso e la ripresa del commercio di vicinato stanno ridefinendo le priorità abitative. Anche il comparto turistico e alberghiero mostra segnali di forte vitalità, con investitori globali che tornano a puntare sull’Italia⁽³⁾.
Sul fronte dei mutui, il calo dei tassi da parte della BCE e il rilancio del Fondo di Garanzia Prima Casa hanno riattivato la progettualità, soprattutto tra i più giovani. Il 97,5% delle richieste riguarda l’acquisto della prima casa, con il tasso fisso scelto nel 97,8% dei casi⁽²⁾.
Il 2025 si conferma dunque un anno di ripartenza, con nuove opportunità per chi compra, vende o investe. E con una domanda sempre più consapevole, il mercato immobiliare italiano sembra pronto a entrare in una nuova era.