• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Attualità

La casa come un ufficio: i vantaggi e gli aspetti negativi

  • Quotidiano Del Condominio
  • 6 novembre 2019

[A cura di: Regus] Gli ostacoli per chi lavora da casa esistono eccome, che si tratti di bambini che irrompono nel tuo studio durante un importantissimo collegamento video, di computer che non funzionano come dovrebbero o della sensazione di essere tagliati fuori dal mondo. Nonostante questo, il numero di home worker è in aumento.

Secondo l’Office of National Statistics, solo nel Regno Unito ben 4,2 milioni di persone, ovvero il 13,7% della forza lavoro, lavorano da casa (con un aumento di più di 800.000 persone in 10 anni).

Non ci sono dubbi: il mondo del lavoro sta cambiando. Soprattutto ora che la “Generation Flex”, una nuova generazione di lavoratori talentuosi ed esperti di tecnologia, vuole decidere quando e dove lavorare.

Uno studio recente dell’International Workspace Group (IWG), uno dei principali fornitori di spazi di lavoro flessibili al mondo, dimostra che oggi più della metà dei dipendenti di tutto il mondo lavora al di fuori della sede principale e, nello specifico, all’interno di business lounge, uffici remoti o a casa per metà della settimana.

I vantaggi di lavorare da casa

Tra gli innumerevoli vantaggi, quello più apprezzato è il mantenimento di un equilibrio vita privata/lavoro salutare. Prendiamo l’esempio del pendolarismo. Sebbene il 48% dei lavoratori intervistati sostenga di sfruttare al massimo il tempo trascorso per raggiungere il posto di lavoro, o tornare a casa, svolgendo qualche attività, per 2 persone su 5 il tragitto casa-lavoro è la parte peggiore della giornata. Come dar loro torto?

Secondo Adam Cox, fondatore di Work from Home Week, la riduzione dei tragitti casa-lavoro può migliorare la salute mentale del lavoratori, ridurre la stanchezza e accrescere la produttività complessiva grazie a una maggiore flessibilità.

In base a un rapporto condotto lo scorso anno da FlexJobs, le persone scelgono di lavorare da casa anche per altri motivi: diminuzione delle distrazioni (75%), minor numero di interruzioni da parte dei colleghi (74%) e riduzione della “politica” sul posto di lavoro (65%).

A questo va aggiunta la comodità di trovarsi in un ambiente familiare su cui si può esercitare un maggiore controllo e in cui non si è esposti a malattie e stress. Tutti elementi che dovrebbero far crescere in maniera esponenziale la produttività. Ma è davvero così? Paradossalmente, no.

Gli aspetti negativi

Il lavoro da casa può sì semplificarci la vita, ma anche metterci di fronte a una serie di nuovi ostacoli. Sei così sicuro che le interruzioni rappresentino un problema solo per chi lavora in ufficio? Chiedilo a tutti coloro che hanno dovuto interrompere una conference call cruciale o un’attività che richiede una buona dose di concentrazione a causa dell’irruzione di bambini nella stanza o del tempismo di visitatori che suonano il campanello nel momento meno opportuno.

Se vuoi evitare di trovarti in situazioni spiacevoli, assicurati di creare un ambiente di lavoro favorevole definendo confini ben precisi all’interno della tua casa.

Secondo il Canadian Centre for Occupational Health and Safety, ciò che serve è uno spazio o una stanza possibilmente isolato e lontano dalla televisione, dove sia possibile mantenere la concentrazione. Gli altri membri della famiglia, poi, devono capire che chi si trova in quella stanza sta lavorando e che, pertanto, non deve essere disturbato se non per una questione di vita o di morte… o almeno solo se strettamente necessario.

La posizione delle aziende

Il rapporto di IWG spiega che pur avendo compreso rapidamente i vantaggi legati all’introduzione della flessibilità nell’ambiente di lavoro, molte aziende non riescono ancora a fornire ciò che è indispensabile affinché l’home working abbia successo, ad esempio gli strumenti giusti.

Il 57% dei lavoratori dichiara di avere a disposizione un home office completamente attrezzato, ma solo il 28% conferma che ciò è stato possibile grazie al contributo economico della propria azienda. Basta che un lavoratore non riesca ad accedere a una stampante o abbia problemi con la connessione Internet, per annullare di colpo i vantaggi connessi all’home working.

Non bisogna dimenticare che il lavoro da casa non è adatto a tutti. Tante persone non riescono a staccare, altre cedono alla tentazione di procrastinare. Ma non c’è solo questo. Basti pensare alla mancanza di interazione umana o di un ambiente di lavoro collaborativo e, perché no, alle cattive abitudini come quella assai frequente di svuotare il frigorifero.

La perseveranza e la speranza di godere dei benefici legati al lavoro da casa (vale la pena ricordarli: miglioramento del morale, aumento della motivazione, crescita della produttività, comodità e ottimizzazione dell’equilibrio lavoro/vita privata) possono aiutare datori di lavoro e dipendenti a cogliere i frutti di questa grande opportunità.

Tags
  • casa ufficio
  • home working
  • lavorare da casa
  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
Passaggio di consegne: se il condominio entra in lite con l’amministratore uscente
Robot per ridurre i consumi energetici e casa smart: Enea protagonista ad Ecomondo

Related Posts

  • Attualità
  • Redazione
  • Nov 6, 2019
Acquisti immobiliari di nuda proprietà
  • Attualità
  • Redazione
  • Nov 6, 2019
Videosorveglianza in condominio: differenze tra impianti privati e condominiali
  • Attualità
  • Redazione
  • Nov 6, 2019
Standby degli elettrodomestici: in vigore le nuove norme UE per il risparmio energetico

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • Acquisti immobiliari di nuda proprietà 13 giugno 2025
  • Videosorveglianza in condominio: differenze tra impianti privati e condominiali 13 giugno 2025
  • Standby degli elettrodomestici: in vigore le nuove norme UE per il risparmio energetico 13 giugno 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena