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Mutuo prescritto? Il rischio è l’iscrizione nel registro dei cattivi pagatori

  • Quotidiano Del Condominio
  • 8 febbraio 2022
affitto casa

In caso di difficoltà a saldare le rate del mutuo, si può accedere alla sospensione delle rate che, per situazioni particolari legate alla pandemia, è stata prorogata dal al 31 dicembre 2022. Altrimenti il rischio è quello è nella segnalazione come cattivo pagatore, che macchia la reputazione del debitore rendendo difficile la stipula di nuovi prestiti. Ed è pressoché inutile confidare nella prescrizione del mutuo. È vero che succede, che è successo. Ma in realtà se non si pagano le rate del mutuo, la prescrizione è praticamente improbabile.
Infatti, nel momento in cui un debitore si ritrova in ritardo con diverse rate del mutuo, scatta la segnalazione come cattivo pagatore presso una centrale. La segnalazione scatta nel momento in cui ci sia un ritardo consecutivo nel pagamento di due rate. Quindici giorni prima viene emanato un avviso da parte della banca, in modo da lasciare al debitore il tempo di verificare e rimediare. La segnalazione come cattivo pagatore resta attiva da un mese a diversi anni, e viene cancellata al saldo delle rate in sospeso.
Almeno tecnicamente, però, anche i mutui vanno in prescrizione. Se è stato stipulato un finanziamento per l’acquisto di una casa, ma chi ci ha prestato i soldi non li reclama entro un certo limite di tempo, per legge si è liberi dal pagamento.
Innanzitutto, prescrizione vuol dire scadenza di un diritto quando il suo titolare non lo esercita. I tempi oltre i quali il diritto può considerarsi estinto sono fissati per legge. Il Codice Civile, negli articoli 2935 e seguenti, fissa la prescrizione come decorrente dall’ultimo giorno in cui il diritto può essere fatto valere. La prescrizione del mutuo, quindi, è la scadenza del diritto della banca a richiedere la restituzione delle somme erogate.
Se il creditore è una banca, come nel caso del mutuo, il prestito si prescrive nei termini ordinari di prescrizione, ovvero dieci anni. Le rate di un mutuo non pagato, quindi, potranno non essere più pagate se la banca non le reclama nei successivi dieci anni dalla scadenza dell’ultima rata, oppure dall’erogazione, in caso si tratti di un prestito non rateale. Lo stesso è previsto per fidi e altri tipi di prestiti.
Se un mutuo non è stato erogato con un contratto che prevede la restituzione a rate, la somma andrà restituita tutta insieme alla scadenza fissata dalle parti. In caso le parti non abbiano fissato un termine preciso, la prescrizione si compirà dieci anni dopo l’erogazione del mutuo. Il che significa che dopo dieci anni chi ha concesso il finanziamento non potrà più chiederlo indietro.
Nel caso non ci sia un termine fissato per la restituzione della somma, sarà un giudice a stabilirlo. Anche in quel caso, la prescrizione avverrà dieci anni dopo tale termine.
In caso di mutuo rateale, come è nella maggior parte dei casi, la prescrizione del diritto di richiedere le somme dovute parte dalla scadenza dell’ultima rata (anche in caso di altre rate non pagate), in caso la richiesta di restituzione non venga mai effettuata.

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  • cattivi pagatori
  • mutuo
  • prescrizione
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