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PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO O VENDITA IN NUDA PROPRIETÀ? PRO E CONTRO A CONFRONTO

  • Redazione
  • 13 maggio 2015

[A cura di: Valerio Angeletti – pres. Fimaa Confcommercio


 Il prestito vitalizio ipotecario rappresenta un’ottima opportunità per i proprietari di immobili over 60 che hanno necessità di accesso al credito e non vogliono perdere la proprietà della casa e costituisce, allo stesso tempo, una valida alternativa alla vendita della nuda proprietà.

Mentre con l’istituto della nuda proprietà si perde la proprietà dell’immobile, mantenendone l’usufrutto, e si ottiene a seconda dell’età del richiedente un prezzo scontato rispetto al valore della casa, con il prestito vitalizio ipotecario si mantiene la proprietà (in cambio della somma erogata, viene posta, a titolo di garanzia, un’ipoteca) e si rimanda la decisione dell’eventuale vendita dell’abitazione: decisione che in caso di decesso del beneficiario del prestito spetterà agli eredi, che potranno così scegliere se estinguere il mutuo e tenersi la casa o metterla in vendita per restituire il prestito alla banca e tenersi l’eventuale differenza maturata dalla vendita. 

Bisogna però ricordare che rispetto al prestito vitalizio ipotecario, con la nuda proprietà si riesce ad ottenere una liquidità più sostanziosa dato che si perdono i diritti sull’immobile. In definitiva: se si ha necessità di somme importanti e non si hanno eredi converrebbe la nuda proprietà, mentre se si ha intenzione di lasciare un immobile in eredità e non si ha la necessità di ottenere grandi cifre in denaro è preferibile il prestito vitalizio. 

Detto ciò, occorre mettere in guardia i clienti-consumatori che intendono affacciarsi alle nuove opportunità dei prestiti vitalizi ipotecari da un probabile rischio: dato che la nuova normativa prevede che il prestito da rimborsare alla banca (capitale più interessi) non potrà superare il valore dell’immobile e che la banca è legittimata a vendere l’immobile al valore di mercato (riducendone il prezzo del 15% ogni 12 mesi sino al momento della vendita definitiva) se dovesse verificarsi, tra gli altri eventi, il decesso del beneficiario del prestito vitalizio e la mancata estinzione del prestito o la mancata vendita dell’immobile da parte degli eredi (entro 12 mesi dal decesso), è importante prestare particolare attenzione al valore che viene attribuito alla propria abitazione.

La perizia di stima la fa la banca e quindi è vivamente consigliato ai clienti-consumatori, intenzionati ad usufruire del prestito vitalizio ipotecario, di recarsi presso un’agenzia immobiliare per la stesura di una perizia di parte, in modo da potere mettere a confronto entrambe le perizie. 

 

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