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ACQUE POTABILI: IL CONDOMINIO E LA NORMATIVA SUL CORRETTO TRATTAMENTO

  • Redazione
  • 20 gennaio 2016

[A cura di: Expoclima.net]

In materia di trattamento dell’acqua potabile è in vigore l’obbligo di salvaguardare l’integrità delle acque di rete destinate al consumo umano fino al rubinetto o punto di utenza. Calcio, Magnesio, Potassio e Residuo Fisso devono essere presenti in acque adibite al consumo umano, in quanto fungono da deterrenti per patologie degenerative anche cardiovascolari. Nell’ambito impiantistico civile tutte le acque destinate al consumo umano devono essere convogliate su apposita linea destinata e separata dal contatto con altra acqua destinata all’uso tecnico.

Se nella linea destinata all’uso tecnico le tipologie di trattamento che si adottano non hanno l’obbligo di osservanza alle norme sanitarie, per le acque sulla linea destinata al consumo umano vigono e si impongono normative molto stringenti. L’acqua che viene erogata dalla rete acquedottistica deve rispettare un protocollo che impone la presenza di sali minerali indispensabili per la salute, con valori di concentrazione indicati dal D.M. n 31 del 02/02/2001 in recepimento della Direttiva Europea n 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano.

Nella normativa generale attualmente in vigore si pongono obblighi sanitari sia per la fornitura di acqua sanitariamente sicura al punto di utenza (point of entry), sia per il mantenimento della stessa qualità fino al punto di utilizzo o rubinetto (point of use). In altri termini, se l’azienda acquedottistica deve fornire acqua con giusto carico minerale al point of entry/punto di utenza l’utente dal canto suo ha altrettanto l’obbligo di mantenere inalterata questa composizione minerale e biologica fino al punto di utenza finale del proprio impianto idraulico detto point of use/rubinetto.

LEGISLAZIONE

La legislazione sul trattamento dell’acqua destinata al consumo umano è composta da:

* Direttiva Europea 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano;

* D. L. 2 Febbraio 2001, n. 31 in attuazione della Direttiva Europea 98/83/CE;

* D. M. 7 Febbraio 2012, n. 25 disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell’acqua destinata al consumo umano;

* 20/03/2013 Linee Guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano ai sensi del D. M. 7 Febbraio 2012, n. 25.

QUALI SOGGETTI

I soggetti privati ma anche pubblici attualmente interessati all’osservanza sono:

*i proprietari di civili abitazioni e condomini;

* gli amministratori condominiali e i responsabili di impianto;

* gestori di ristorazione, alberghi, ospedali, comunità;

* imprese alimentari e tutte le realtà che somministrano nei loro impianti acqua adibita al consumo umano o a contatto con alimenti.

SOLUZIONI

Osservate le disposizioni sanitarie, sappiamo che il carico minerale di queste acque, nella fase di riscaldamento, forma depositi minerali solidi che riducono l’efficienza energetica delle apparecchiature riscaldanti. Occorre dunque scegliere le tipologie di trattamento che possono coniugare sicurezza sanitaria ed efficienza energetica.

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