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Costretti a casa? Ecco come proteggere la salute riducendo l’inquinamento indoor

  • Quotidiano Del Condominio
  • 27 marzo 2020

[Articolo di: My Datec per Quotidianodelcondominio.it] La necessità di trascorrere molte ore al giorno all’interno di ambienti chiusi ha riacceso l’attenzione sugli effetti della qualità dell’aria degli ambienti indoor (IAQ) sulle persone e la conseguente necessità di contrastare l’inquinamento domestico.

Secondo dati riportati dal Ministero della Salute l’inquinamento indoor è responsabile del 2,7% del carico globale di malattia nel mondo (Global Health Risks: Mortality and burden of disease attributable to selected major risks WHO, 2009).

In generale i bambini sono i gruppi più colpiti dalle conseguenze dell’inquinamento dell’aria indoor, specialmente in ambito domestico.

In Europa l’inquinamento indoor è responsabile del 4,6% delle morti per tutte le cause nei bambini da 0 a 4 anni, per infezioni respiratorie acute.

In alcuni Paesi europei il 20-30% delle famiglie ha problemi di umidità nelle abitazioni con un conseguente aumento del 50% del rischio di disordini respiratori e il 13% di casi di asma infantile (OMS 2009).
Tra le patologie correlate agli edifici, le malattie allergiche respiratorie hanno un grande rilievo per il loro impatto sulla salute e la loro incidenza sta aumentando in tutta Europa. L’asma colpisce la popolazione adulta europea nella misura del 3-8%, mentre la prevalenza nella popolazione pediatrica è ancora maggiore.

Come misurare la qualità dell’aria?

L’aria degli ambienti indoor proviene dall’aria atmosferica esterna, ma all’interno delle nostre case le normali attività possono alterarne la qualità tramite la produzione di inquinanti più o meno nocivi quali ad esempio: la CO2, il monossido di carbonio proveniente dai processi di combustione, il fumo di tabacco, antiparassitari e prodotti per le pulizie, COV ed altri ancora.

Gli incrementi di concentrazione di queste sostanze rispetto all’aria atmosferica sono direttamente correlati agli indici di qualità dell’aria.

L’accumulo di tali sostanze negli ambienti può, se non controllato, sfociare nelle varie forme più o meno gravi di sindromi da edificio malato quali la SBS (Sick Building Syndrome) o THS (Toxic Home Syndrome); gli effetti sulla salute degli occupanti, riconducibili alle condizioni ambientali sopra descritte, si possono riassumere in:

  • affaticamento,
  • cefalea,
  • leggere irritazioni cutanee,
  • leggeri sintomi respiratori per i casi più lievi (SBS),
  • rischi di cancro e malattie cardiache per i casi più accentuati (THS).

Come ridurre gli inquinanti indoor

Per limitare o eliminare l’accumulo degli inquinanti negli ambienti indoor l’arma più efficace ed economica è la tecnica di diluizione: buona parte di questi inquinanti infatti sono costituiti da sostanze gassose o vapori disciolti nell’aria e non è quindi possibile filtrarli con sistemi tradizionali.

Un buon sistema di ventilazione ricambia costantemente l’aria degli ambienti ed espelle gli inquinanti prodotti all’interno. Secondo l’A.S.H.R.A.E. (American Society of Heating, Refrigeration and Air-Conditioning Engineers), una delle più importanti associazioni mondiali in campo di condizionamento, ventilazione e qualità dell’aria, il tasso di ricambio d’aria raccomandato è di 8,4 ricambi d’aria ogni 24h, pari a circa 3 ricambi ora.

Ma non solo: è di fondamentale importanza anche la manutenzione dei sistemi di aspirazione e ventilazione per garantirne l’efficacia nel tempo. Particolare attenzione va dedicata alla pulizia o alla sostituzione dei filtri delle unità ventilanti e delle cappe (soprattutto se a ricircolo), la pulizia dei canali di distribuzione e la loro sanificazione periodica (ogni 2 anni circa) e la pulizia delle griglie di aspirazione ed immissione.

La risposta MyDATEC per il benessere indoor

Grazie ad una consolidata esperienza nel campo della VMC termodinamica, gli impianti MyDATEC forniscono una valida risposta a questa esigenza, combinando più funzioni in una sola macchina ventilante e riducendo i consumi in ogni condizione di temperatura. Si tratta di un’idea semplice e al contempo rivoluzionaria in grado di garantire elevati standard di comfort abitativo.

Le soluzioni studiate da MYDATEC rispondono alle esigenze delle costruzioni NZEB (Nearly Zero Energy Building) e rivoluzionano il settore dei sistemi di ventilazione. Utilizzando il recuperatore termodinamico attivo a doppio flusso per garantire all’interno di questa tipologia di abitazione il comfort abitativo, vengono forniti riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e deumidificazione dell’aria.

Le soluzioni proposte si adattano ad ogni tipologia di fabbisogno energetico dell’involucro: i modelli SMART V e H sono progettati appositamente per le abitazioni dal basso fabbisogno energetico; il nuovo sistema UltrAIR è la soluzione ideale per gli edifici a medio fabbisogno energetico, mentre il sistema Air4ONE supporta efficacemente l’alto fabbisogno energetico.

Prodotto di punta della proposta MyDATEC è il modello SMART+ (nella foto) che unisce la tecnologia dei sistemi VMC con recupero di calore statico ai sistemi termodinamici garantendo un efficace rinnovo dell’aria e contribuendo a garantire il comfort termico sia nella stagione calda che nella stagione fredda.

I filtri delle macchine MyDATEC, disponibili fino alla classe di efficienza 7, rappresentano una valida risposta alla necessità di ridurre l’inquinamento indoor in quanto sono in grado di trattenere in percentuali superiori al 90% il particolato di diametro fino ai 2.5 micron, filtrando efficacemente acari, pollini e ogni altra sostanza di piccole dimensioni dannosa per le vie respiratorie (fibre tessili, capelli, sabbia, ceneri, polveri cariche di batteri, spore e particelle sedimentate come ad esempio il cemento).

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  • inquinamento indoor
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  • raffrescamento
  • riscaldamento
  • ventilazione meccanica controllata
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