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DONNE E AMMINISTRAZIONE DI IMMOBILI: IL CONDOMINIO SI STA TINGENDO DI ROSA

  • Redazione
  • 30 aprile 2015

[A cura di: Anaip]


Dall’entrata in vigore del Regolamento ministeriale, ottobre 2014, che definisce i requisiti e le modalità con i quali devono tenersi i corsi obbligatori per svolgere la professione di amministratore di condominio, come previsto dalla L.220/2012, sono aumentate le donne che decidono di intraprendere questa professione.

Lo sostiene l’Anaip (Associazione nazionale amministratori immobiliari professionisti) che spiega: “Come nella maggior parte delle libere professioni, anche nella nostra registriamo da anni che le donne non temono la concorrenza maschile. Anzi, nel nostro settore abbiamo potuto constatare che sono le più studiose, e non lasciano nulla all’improvvisazione”. 

Ma interessante è anche e soprattutto il dato numerico. “Da quando la formazione professionale per esercitare questa attività è divenuta obbligatoria per legge – illustra ancora Anaip – l’80% degli iscritti ai nostri corsi di formazione sono donne. Un dato senza dubbio importante, in un momento in cui nel nostro Paese si registra un alto tasso di disoccupazione femminile e non meno un costante abbandono del mondo del lavoro in caso di maternità”.

Per questi motivi, cogliendo l’occasione della festa della mamma, l’associazione ha deciso di applicare agevolazioni particolari per tutto il mese di maggio alle mamme diplomate e laureate che vogliono iscriversi ai corsi per iniziare l’attività di amministratore. “Abbiamo sempre ritenuto che la nostra professione permetta meglio di tante altre di conciliare tempi di vita e di lavoro. Certo, occorre essere preparate e avere una buona capacità organizzativa. Doti che alle mamme non mancano. L’auspicio – conclude Anaip -è che anche alle lavoratrici che rientrano nella gestione separata dell’INPS, come nel nostro caso, vengano estese con effettive coperture finanziarie le stesse tutele delle lavoratrici dipendenti. Così da garantire concretamente pari opportunità a tutte le donne che vogliono lavorare senza dover rinunciare alla gioia della maternità”.

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