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Privacy: da Uni un corso di formazione e nuove prassi di riferimento

  • Quotidiano Del Condominio
  • 14 settembre 2018

[A cura di: Uni] A seguito della recente adozione, della versione definitiva del Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali, le aziende, gli enti, i professionisti (ivi compresi gli amministratori condominiali e gli studi di gestione del patrimonio immobiliare) nonché le pubbliche amministrazioni dovranno aggiornare tutte le procedure in materia.

Le nuove regole, come è noto, sostituiscono in Italia l’attuale Codice della Privacy (Decreto legislativo 196 del 2003), e armonizzano la normativa comunitaria divenendo legislazione comune per tutte le 28 nazioni dell’UE. I cambiamenti sono tanti e impegnativi e molte disposizioni attuali “sopravvivranno” ed andranno integrate alle disposizioni UE.

Il corso di Uni

Obiettivo del corso “Privacy: il Nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati” è quello di delineare il quadro generale di tutte le novità introdotte dal Regolamento UE, illustrandone gli aspetti normativi e gli impatti nell’organizzazione. Il partecipante alla fine del corso avrà così acquisito i concetti e gli esempi che gli consentiranno di attuare un sistema di gestione della Protezione dei Dati adeguato alla propria organizzazione e conforme ai nuovi dettami europei.

Titolari e responsabili informatici, auditor, responsabili amministrativi aziendali (di PMI o di associazioni di categoria delle piccole e medie imprese) e addetti agli adeguamenti normativi aziendali sono i destinatari di questo corso che si terrà presso la nostra sede di Milano, lunedì 24 settembre.

Per info: Centro Formazione UNI – tel. 02 70024379 – 70024228; fax 02 70024411; e-mail: formazione@uni.com – www.twitter.com/formazioneUNI#CorsoUNI

La nuova prassi di riferimento

Intanto, è stata pubblicata in questi giorni la Prassi di Riferimento UNI/PdR 43:2018 “Linee guida per la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016 (GDPR)”.

Il documento, frutto della collaborazione tra UNI e AIP – Associazione Informatici Professionisti, è stato elaborato dal Tavolo “Processi di gestione privacy in ambito digitale”, sotto il coordinamento di UNINFO, Ente Federato all’UNI, che lavora nell’ambito delle tecnologie informatiche e delle loro applicazioni. La prassi di riferimento si compone di due sezioni:

  • UNI/PdR 43.1 “Gestione e monitoraggio dei dati personali in ambito ICT”;
  • UNI/PdR 43.2 “Requisiti per la protezione e valutazione di conformità dei dati personali in ambito ICT”.

L’obiettivo del documento, che si rivolge ai trattamenti di dati personali mediante strumenti elettronici (ICT), è quello di definire in modo obiettivo e ripetibile le azioni per il corretto trattamento dei dati personali, offrendo a titolari e responsabili una linea guida di riferimento e alle autorità di controllo un metro di giudizio, ponendo le basi per meccanismi di certificazione come auspicati dall’art. 42 del Regolamento Europeo n.679/2016.

“Un vantaggio competitivo e qualche certezza in più per i Titolari dei dati – spiega Andrea Violetti, Associazione Informatici Professionisti – che potranno certificare il processo di trattamento dei dati personali nella propria organizzazione e avere una chiara individuazione dei processi e delle responsabilità per i Responsabili del trattamento. Il documento rappresenta anche una opportunità per gli Organismi di Certificazione in quanto la prassi risponde ai requisiti definiti dal Regolamento Europeo 679/2016 che richiede espressamente una certificazione del servizio sotto accreditamento ISO/IEC 17065: la parte 2 del documento è stata sviluppata specificamente per rispondere a questo requisito. Siamo i primi in Europa – prosegue Violetti – a realizzare questo tipo di strumento auspicato dallo stesso Regolamento: un documento gratuito, a disposizione di tutti gli interessati alla garanzia e al rispetto dei diritti dei cittadini. La totalità dei documenti, ad eccezione dei soli manoscritti, è trattata con strumenti elettronici; la comunicazione delle informazioni, eccetto che per la posta ordinaria, avviene in forma elettronica. Ed è per questo che AIP ha scelto di operare essenzialmente nell’ambito ICT dove la tutela dei dati personali si deve attuare in modo più significativo. La prassi di riferimento – conclude Violetti – ha lo scopo di definire in modo obiettivo e ripetibile le azioni corrette per garantire particolari trattamenti di dati nell’ambito ICT, in modo da offrire ai Titolari e Responsabili una guida di riferimento, agli organismi di certificazione una norma pubblica di riferimento e alle Autorità di controllo un metro di giudizio, ponendo le basi per meccanismi di certificazione, come auspicato dallo stesso Regolamento. I destinatari della prassi sono tutte le organizzazioni che trattano dati con strumenti elettronici, in particolare le piccole e medie imprese, più bisognose di strumenti standardizzati”.

Si ricorda che le prassi di riferimento – ora scaricabili dal Catalogo online –  sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.

Tags
  • dati personali
  • normazione tecnica
  • privacy
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