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MUTUI, TROPPE SURROGHE. PER PARLARE DI RIPRESA SERVONO ANCORA 4 O 5 TRIMESTRI

  • Redazione
  • 19 novembre 2015

“I dati emersi dal recente studio di Mutuionline non fanno che confermare quanto il settore immobiliare stia faticando a rilanciarsi dopo essere stato fiaccato da una crisi lunga e profonda”. A dichiararlo è l’ingegner Sandro Simoncini (nella foto), docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l’università Sapienza di Roma e presidente di Sogeea SpA.

Secondo Simoncini, “di recente, alcuni documenti dell’Istat e dell’Agenzia delle Entrate avevano indotto chi li aveva letti superficialmente a dare per scontato che ci si trovasse di fronte a una consistente ripresa del settore. Purtroppo non è così: siamo ancora in una fase di segnali di risveglio assai timidi. Nei primi dieci mesi del 2015 due mutui su tre di quelli erogati hanno riguardato operazioni di surroga: vale a dire che, complici i favorevolissimi tassi d’interesse dell’attuale congiuntura, chi aveva acceso un mutuo in passato ha cambiato istituto di credito alla ricerca di condizioni finanziarie più favorevoli. Quindi non si è trattato di nuove stipule che si sono aggiunte a quelle vecchie, aumentando notevolmente il numero delle operazioni, ma sostanzialmente di un meccanismo a somma zero addirittura per i due terzi dei mutui erogati”. 

Ma non è tutto. L’ingegnere sottolinea anche che “continuano a calare sia la durata media dei mutui sia gli importi medi: segno che si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di operazioni che hanno come oggetto immobili di taglio medio-piccolo e di valore contenuto. Insomma, per parlare di un effettivo rilancio del settore immobiliare bisogna attendere che i valori positivi degli indicatori si confermino lungo un periodo di almeno quattro-cinque trimestri”.

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