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Proteggere la casa con un antifurto scegliendo il modello a seconda delle esigenze

  • Quotidiano Del Condominio
  • 5 dicembre 2018

[A cura di: Gabetti] Anche in ambito domestico si sta facendo progressivamente strada il desiderio di sicurezza da parte degli italiani. Il che si traduce spesso nell’adozione di sistemi antifurto sempre più all’avanguardia.

Fino a qualche anno fa un impianto di allarme veniva integrato con quello elettrico e, una volta montato in casa era complicato cambiarlo o apportare anche solo delle piccole migliorie. Oggi è molto più semplice trovare un kit di antintrusione adatto alle proprie necessità, ed è anche più facile installarlo, configurarlo e farlo funzionare. Peraltro, grazie alle nuove tecnologie e all’integrazione del sistema di allarme con i prodotti di domotica, oggi si può non solo gestire e controllare da remoto la casa, attraverso un semplice smartphone, ma anche perfezionare il pacchetto acquistato con nuovi prodotti o semplici aggiornamenti del software.

Valutazioni

Ora, se è arrivato il momento di valutare quello che può essere il migliore antifurto, si devono tenere in considerazione alcuni elementi determinanti per la scelta finale:

  • le dimensioni della casa;
  • le zone da controllare;
  • i punti d’ingresso più deboli cui prestare maggiore attenzione;
  • il tempo in cui non si è a casa, inclusi anche i periodi di vacanza e le trasferte di lavoro fatte durante l’anno;
  • la presenza o meno in casa di animali domestici.

Componenti

Un sistema di allarme è costituito principalmente da questi elementi:

  • una centrale: che è quella che regola le varie funzionalità di tutto il sistema;
  • rilevatori d’intrusione: sono posizionati all’interno della casa (sistema volumetrico) o sul perimetro dell’appartamento (sistema perimetrale). Il sistema d’antifurto perimetrale protegge la casa dall’esterno, proprio grazie all’installazione di un sistema di sensori lungo le parti esterne dell’abitazione, scattando prima che il ladro entri nell’appartamento, quando vengono aperte o forzate porte d’ingresso, finestre o porte finestre. Invece il sistema d’antifurto volumetrico si attiva solo quando i sensori interni, installati nella casa, rilevano la presenza di una persona all’interno, registrandone, nel caso sia più evoluto, anche i suoi movimenti;
  • sirene: si attivano in caso di effrazione, emettendo suoni forti e fastidiosi.

La scelta

Tra i diversi impianti di antintrusione, possiamo distinguere due tipologie:

  • impianti con fili (via cavo): questo tipo di impianto prevede che tutti i componenti del sistema siano collegati da una rete di cavi elettrici incassati nel muro. Questo vuol dire che i fili dell’impianto non possono scaricarsi perché sono collegati direttamente alla corrente elettrica. In molti di questi casi la gestione di questi impianti può avvenire tramite tastiera, chiave o anche da remoto;
  • impianti senza fili (wireless): questo impianto non richiede tracce sui muri. Non essendoci fili non è necessario nessun cablaggio. Tutti i componenti dialogano tra di loro attraverso le onde elettromagnetiche e vengono alimentati da batterie a lunga durata. Questa tipologia di allarme è sensibile alla presenza degli animali.

Per capire quale può essere il migliore antifurto si deve tenere anche in considerazione il fatto che l’impianto di allarme con fili è più costoso, poiché richiede un’installazione più lunga e complessa, oltre che fastidiosa perché richiede l’intervento di opere murarie, a meno che non si decida di installarlo nel momento in cui si ristrutturi casa.

A differenza del primo, l’impianto di allarme senza fili non richiede tempi lunghi e modalità complesse per poterlo installare. È l’ideale se non c’è in previsione una ristrutturazione della casa oppure se si vuole spendere il meno possibile. L’aspetto meno positivo è il fatto che sia alimentato da batterie, che bisogna cambiare periodicamente, poiché, nel momento in cui si scaricano, scatta l’allarme.

Si può anche valutare l’idea di optare per delle soluzioni combinate, in modo da garantirsi la sicurezza dell’impianto con fili, senza rinunciare ai vantaggi della radiofrequenza.

Infine, c’è la possibilità di integrare entrambi gli antifurti a una centrale operativa, di solito attiva 24 ore su 24, a cui viene inviata, in caso di intrusione in casa o manomissione dell’impianto, una segnalazione di allarme direttamente a un centro di soccorso.

Tags
  • antifurto domestico
  • Gabetti
  • kit antintrusione
  • ristrutturare casa
  • sicurezza casa
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