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TERREMOTI E POLIZZA CALAMITÀ: QUANTO COSTA, CHE DANNI COPRE E CON QUALI LIMITI

  • Redazione
  • 22 novembre 2016

[A cura di: Idealista]

In Italia l’investimento in termini di protezione contro i danni è tra i più bassi rispetto al resto dei principali Paesi europei, e la situazione è ancora più allarmante in relazione alla difesa contro le catastrofi naturali: meno dell’1% delle abitazioni è assicurato per questa tipologia di rischio. Una fotografia scattata in occasione dell’edizione 2016 del Real Estate Innovation Forum.

IL COSTO 

Nell’illustrare la situazione, facendo specifico riferimento al fenomeno sismico, l’avvocato Santo Spagnolo ha ricordato che l’Ania (Associazione italiana degli assicuratori) stima che la polizza possa avere un costo orientativo medio tra i 75 e i 100 euro l’anno, con variazioni al rialzo o al ribasso che dipendono dalla ubicazione territoriale dell’immobile.

LA POLIZZA

Ma cos’è esattamente la polizza terremoto? Si tratta di una polizza a valore, che varia in ragione delle caratteristiche dell’immobile, con riferimento tanto alla sua ubicazione territoriale quanto alle sue caratteristiche tecnico-strutturali. Normalmente, i premi e gli importi da rimborsare sono calcolati in base a determinati parametri: ubicazione, tipologia di immobile, caratteristiche costruttive, grandezza in metri quadri.

La polizza terremoto costituisce, di regola, una garanzia aggiuntiva della polizza casa o della polizza globale fabbricati, di cui costituisce una mera estensione. Di recente, in ragione della maggiore sensibilità verso il fenomeno sismico, alcune compagnie hanno proposto polizze terremoto autonome, che apprestano la più ampia gamma di garanzie per i danni da eventi sismici.

La polizza terremoto prevede, in ogni caso, scoperti e/o franchigie, nonché limiti di indennizzo (dal 50% all’80% del valore assicurato nelle polizze casa; dal 30% al 60% del valore assicurato nelle polizze condominio).

GARANZIE E COPERTURE

La polizza terremoto copre sempre i danni materiali e diretti al fabbricato, in relazione ai quali è previsto un indennizzo per: ricostruzione dell’immobile, messa a nuovo dell’immobile, acquisto di immobile nuovo. A queste garanzie possono aggiungersi: indennizzo per danni al contenuto dell’immobile, indennizzo per danni occorsi agli occupanti.

Ulteriori garanzie possono riguardare i danni indiretti: rimborso spese per demolizione, sgombero, trasporto, smaltimento materiale; rimborso spese per ricollocamento e deposito beni materiali contenuti nell’immobile; rimborso spese per il pernottamento e la sistemazione temporanea della famiglia colpita dal sisma; rimborso delle pigioni non percepite in ipotesi di immobile locato.

IL PROGETTO DELL’ANIA

In seguito al sisma dello scorso 30 ottobre e allo sciame sismico che ne è seguito, l’Ania si è messa al lavoro per realizzare un nuovo progetto per gestire al meglio il rischio sismico. Come spiegato dal presidente Farina: “Alla luce delle caratteristiche che il pericolo terremoti assume nel nostro Paese (il 70% delle abitazioni si trova in aree ad alto/medio rischio sismico), la soluzione potrebbe essere un’assicurazione obbligatoria per tutti coloro che posseggono una casa, in modo da garantire prezzi contenuti grazie alla mutualità tra le diverse aree del territorio. L’Ania sta lavorando a un progetto per coprire larga parte del rischio sismico con il sistema assicurativo, prevedendo un intervento statale che copra le eventuali punte dei sinistri che eccedano le capacità del settore”. 

Si tratta di un’operazione che prevede, in sostanza, una collaborazione privato-pubblico “permettendo interventi immediati in fase di gestione delle emergenze e contenimento della spesa pubblica destinata oggi ad interventi ex-post”. Il presidente Ania ha sottolineato che si tratta di una soluzione di sistema che va studiata e di un’operazione che va comunque inserita “in un più ampio piano che deve garantire azioni di prevenzione strutturale, di sensibilizzazione dei cittadini e tempestività nella gestione delle emergenze”.

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