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INQUINAMENTO DOMESTICO: NUOVO STUDIO SU CAUSE ED EFFETTI SULLA SALUTE

  • Redazione
  • 30 settembre 2015

L’aria indoor è un sistema molto complesso. Esso è influenzato
da numerosi fattori (ambiente esterno, condizioni metereologiche, struttura e
costruzione dell’ambiente confinato, distribuzione degli spazi interni, stile
di vita e attività degli occupanti, impianti di riscaldamento, condizionamento
ecc.). La numerosità dei fattori coinvolti non consente di quantificare
l’influenza e la relativa importanza di ciascuno di essi. Tuttavia il loro
effetto globale si riflette sulla qualità dell’aria indoor, in termini di
concentrazioni di contaminanti chimici e microbiologici che impattano su salute
e benessere.

Attualmente in Italia non è presente una specifica regolamentazione
legislativa sugli aspetti dell’inquinamento dell’aria per gli ambienti indoor
(scuole, uffici, abitazioni, mezzi di trasporto, ecc.). Di fatto per detti
ambienti si fa riferimento a linee guida o valori di riferimento elaborati
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, per alcuni inquinanti, a normative
di altri Paesi europei, alla letteratura scientifica o ad altri standard quali,
ad esempio, quelli relativi all’aria ambiente.

Dal 2010 è attivo il Gruppo di Studio Nazionale sull’Inquinamento
Indoor, coordinato da ISS (Sergio Fuselli) e composto da esperti indicati dallo
stesso istituto, dai Ministeri Salute e Istruzione Università e Ricerca, da
altri Enti e Istituti di ricerca, dalle Università e dalle Regioni. Il Gruppo
nazionale ha prodotto numerosi documenti tecnici, inerenti il monitoraggio
negli ambienti indoor dei composti organici volatili, degli inquinanti
biologici, delle fibre di amianto e di quelle artificiali vetrose.

Il documento “Parametri microclimatici e inquinamento indoor”, appena
pubblicato, riporta un inquadramento dell’ambiente interno dal punto di vista
dei parametri microclimatici e dei componenti degli impianti/elementi
dell’involucro edilizio che ne determinano il microclima e influenzano la
presenza di contaminanti chimici e biologici nell’aria domestica.

Sono presi in esame i numerosi fattori che influenzano il microclima
(umidità nei componenti edilizi, condensazione del vapor d’acqua nell’aria,
condensazione del vapor d’acqua nell’involucro edilizio, temperatura,
correlazione umidità e temperatura dell’aria indoor/outdoor,
aerazione/movimento dell’aria in ambienti indoor, aerazione naturale e
distribuzione degli spazi in orizzontale e in verticale, aerazione meccanica,
omogeneità/stazionarietà dei parametri microclimatici), nonché le influenze di
umidità, temperatura e aerazione sui contaminanti indoor.

Viene riportato in appendice uno schema esemplificativo di organismo
edilizio con un elenco non esaustivo di informazioni da prendere in
considerazione per programmare il monitoraggio, o da registrare durante il
monitoraggio di un ambiente confinato. Lo scopo del documento è quello di
fornire un inquadramento dell’ambiente indoor, sia per supportare una più
circostanziata interpretazione/valutazione di risultati di monitoraggio del
relativo inquinamento, sia per svolgere eventuali misure di screening
finalizzate alla scelta della più appropriata strategia di indagine.

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