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STABILITÀ, GLI IMMOBILIARISTI: “ORA RIORDINARE TUTTA L’IMPOSIZIONE FISCALE SULLA CASA”

  • Redazione
  • 23 ottobre 2015

Ma la Legge di Stabilità, e in particolare il passaggio che prevede l’abolizione delle imposte sulla prima casa, riuscirà a dare nuovo slancio al settore immobiliare? In attesa che la misura finanziaria affronti tutto l’iter parlamentare, è questa una delle questioni maggiormente dibattute. E in tale ottica, la federazione degli immobiliaristi si mostra ottimista. Secondo il presidente nazionale Fiaip, paolo Righi, “Allo stato attuale la Legge di  Stabilità 2016 pare segnare indiscutibilmente un’inversione di rotta nei confronti delle politiche anti-casa, dando l’opportunità al nostro Paese di agganciare la ripresa. Si basa su una riduzione della pressione fiscale netta per il 2016 che complessivamente arriva allo 0,5% del Pil, mentre il deficit pubblico programmato peggiorerebbe di uno 0,8% circa di Pil. Si tratta, però, di misure espansive, tese alla ripresa della crescita del Pil, che potranno ricevere una forte accelerazione solo se sarà possibile implementare un allentamento strutturale e progressivo del peso del fisco sull’immobiliare nei prossimi anni”. 

Quindi, Righi scende nel dettaglio del provvedimento: “Apprezziamo lo sforzo del Governo. La conferma dell’abolizione di Imu e Tasi sulle prime case e la proroga delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie e l’ecobonus, valido anche per gli edifici di residenza pubblici, sono misure importanti che vanno salutate con soddisfazione. Attenzione, però. Se non c’è dubbio che l’abolizione della Tasi darà certamente una spinta ai consumi delle famiglie, essa non rappresenta ancora la svolta sul fisco attesa nel complesso dalla filiera immobiliare e da quella delle costruzioni. Peraltro, da un primo esame non possiamo sapere se il costo di circa 4.6 miliardi, proveniente dall’eliminazione della tassa sulla prima casa, l’abolizione sull’Imu agricola e la tassa sugli imbullonati, rappresenterà veramente un taglio alla tassazione immobiliare o se, invece, sarà semplicemente uno spostamento di pressione fiscale dalla casa ad altri generi di consumo, o coperto con l’inasprimento della tassazione locale sulle seconde case, ma comunque vada, il segnale che il mercato immobiliare ha bisogno di essere rilanciato è stato colto da parte del Governo”.

In sostanza, pur con qualche comprensibile dubbio, un giudizio complessivamente positivo. “Con la Legge di Stabilità – chiosa Righi – nonostante rimanga in vita la Tasi suseconde case e altri immobili, che continuerà ad impegnare i contribuenti nei doppi calcoli, c’è un’inversione di rotta importante che produrrà effetti ben maggiori se sarà possibile nei prossimi mesi intervenire nel comparto immobiliare, con un riordino delle tasse che gravano sulla casa, che potrebbe partire anche dagli immobili locati e dalle permute immobiliari. Il problema è che spesso, nelle manovre finanziarie, si sono fatti annunci di provvedimenti, rimasti poi solo promesse, e forse quest’Esecutivo, in questo momento storico,  avrebbe potuto essere più incisivo e risolutivo nella riduzione della spesa pubblica improduttiva”.

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