• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Risparmio energetico

CONTABILIZZAZIONE: IN PIEMONTE PRIMA VITTORIA DEL “PARTITO DEL POI”

  • Redazione
  • 29 dicembre 2016

Il “fronte del poi” ottiene una parziale vittoria. E, paradossalmente, lo fa in una regione come il Piemonte in cui molti condomini hanno installato le termovalvole già da almeno 4 anni, in omaggio ad un obbligo di legge poi procrastinato una prima volta per andare incontro alle famiglie fiaccate dalla crisi economica, una seconda volta per uniformarsi alle scadenze nazionali, e oggi (soprattutto) per assecondare le richieste di diverse rappresentanze della proprietà edilizia e dell’amministrazione condominiale; sebbene – altro paradosso – Ape Torino, a differenza di Confedilizia nazionale, avesse ad esempio proposto, nelle scorse settimane, una modifica della UNI 10200 che rendesse più equo il calcolo e il riparto dei costi di riscaldamento, piuttosto che un rinvio della contabilizzazione.
In realtà, a dirla tutta, la mozione presentata a Palazzo Lascaris dalla presidente della commissione Ambiente
Silvana Accossato (Pd), e approvata ieri (28 dicembre) all’unanimità dal Consiglio Regionale, non proroga in senso stretto l’entrata in vigore dell’obbligo di installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in ambito condominiale, bensì impegna la Giunta Chiamparino a valutare l’opportunità di “
dare indicazione all’Autorità delegata al controllo d’imporre con proprio provvedimento, qualora si verifichi il caso di condomini in cui i lavori siano già stati deliberati e affidati a una ditta installatrice ma non ancora realizzati, di procedere all’adeguamento degli impianti di riscaldamento entro il 30 settembre 2017, termine oltre il quale l’impianto non potrà essere utilizzato e verrà comminata la sanzione”. 

Sta di fatto che, qualora (come è assolutamente probabile) la Giunta recepisse la mozione, il partito trasversale della proroga – che a livello nazionale è idealmente capeggiato da Confedilizia e Uppi, tra le associazioni più accanite nel chiedere un rinvio – troverebbe una prima, importante, sponda istituzionale; e sarebbe, conseguentemente, più breve il passo verso l’adozione da parte del Governo di un provvedimento analogo: un compromesso in grado di salvare da una parte la capra delle istanze comunitarie bypassando una procedura d’infrazione inevitabile in caso di rinvio dell’obbligo di contabilizzazione; e dall’altra i cavoli di chi chiede da mesi a gran voce che, perlomeno, non venga sanzionato quel 50% di condomini inadempienti.
Ragioni, queste ultime, sostenute – come premesso – in primo luogo da Confedilizia, che proprio nei giorni scorsi aveva anche inviato una lettera al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sottolineando che: “L’installazione andava effettuata previa complessa verifica determinasse efficienza di costi e risparmio energetico, ma in molti edifici non è stato ancora possibile adempiere a quanto imposto dalla legge a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha modificato le regole applicabili e dell’impossibilità materiale, per le imprese, di soddisfare le innumerevoli richieste. Con il conseguente rischio dell’applicazione di sanzioni da 500 a 2.500 euro per ciascuna unità immobiliare nei confronti di moltissimi proprietari di casa. La situazione venutasi a creare renderebbe necessaria una proroga del termine attualmente previsto. Poiché, però, il termine del 31 dicembre è imposto dalla normativa europea, occorre individuare una strada che consenta di superare eventuali obiezioni della Commissione. Quel che è certo è che va trovata una soluzione per un problema che sta creando forte allarme nelle famiglie”.
La soluzione, a dire il vero, esisteva: sarebbe cioè stato sufficiente che anche i condomini attualmente inadempienti avessero approvato (così come fatto da quelli che si sono messi in regola) l’installazione delle termovalvole. E di tempo per farlo ce n’è stato, eccome. A dispetto del decreto 141/2016 richiamato da Confedilizia, che – come è noto – è intervenuto non sulle modalità di esecuzione dei lavori, bensì su quelle di ripartizione delle spese.
Ora, il Consiglio Regionale del Piemonte di soluzione ne ha individuata un’altra; che però, pur nella buona fede all’origine del provvedimento, ha tre limiti:
1) innanzitutto entra nell’alveo di quella legislazione concorrente tra Stato e Regioni che genera dubbi,perplessità e controversie sempre difficili da dirimere;
2) in secondo luogo presta il fianco all’escamotage della retrodatazione delle delibere assembleari al fine di evitare le possibili sanzioni;
3) infine, trasmette un messaggio, a nostro avviso, sbagliato. Sia a chi si è affrettato a mettersi in regola; sia a chi non si è curato di farlo, per mille ragioni diverse, ma sempre e comunque confidando in un salvagente dell’ultim’ora.

  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
VENDITA DI UNITÀ IMMOBILIARE E SPESE CONDOMINIALI: CHI DEVE PAGARLE?
CONFABITARE FOTOGRAFA L’ENNESIMO ANNUS HORRIBILIS DEL MERCATO IMMOBILIARE

Related Posts

  • Risparmio energetico
  • Redazione
  • Dic 29, 2016
Standby degli elettrodomestici: in vigore le nuove norme UE per il risparmio energetico
  • Risparmio energetico
  • Redazione
  • Dic 29, 2016
Il mercato delle energie rinnovabili: i dati
  • Risparmio energetico
  • Redazione
  • Dic 29, 2016
Antitrust: Enel risarcirà oltre 40mila clienti per più di 5 milioni di euro

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • Bonus prima casa under 36: cosa è cambiato nel 2025 e chi può richiederlo 16 giugno 2025
  • Condominio: WhatsApp non é il mezzo per convocare l’assemblea 16 giugno 2025
  • Acquisti immobiliari di nuda proprietà 13 giugno 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena