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AZIENDE: LA BOLLETTA ENERGETICA RISENTIRÀ DEGLI AUMENTI DEL GAS

  • Redazione
  • 7 febbraio 2017

Quanto incidono sulle imprese le spese per l’energia? Qual è l’andamento dei costi e qual è, soprattutto, il peso relativo di voci quali l’approvvigionamento dei servizi piuttosto che l’acquisto delle materie prime? In quest’analisi, Confcommercio cita l’indice Costo Energia Terziario – Elettricità (ICET-E), che misura l’andamento della spesa per la fornitura di energia elettrica sostenuta in regime di maggior tutela dai profili tipo di imprese del settore dei servizi, segna, per il primo trimestre 2017, un calo del -2% rispetto al trimestre precedente. Il calo è dovuto da un riequilibrio dei prezzi per l’approvvigionamento dei servizi per il dispacciamento di energia elettrica a seguito degli anomali rialzi verificatisi nel terzo trimestre del 2016 e dal calo degli oneri di sistema in ragione di previsioni di una loro significativa riduzione. Di segno opposto, la voce collegata alla spesa materia prima, che nel primo trimestre 2017 cresce di un +7% sulla base delle stime dei prezzi all’ingrosso effettuate dall’Autorità per l’energia. 

Sul piano tendenziale, il primo trimestre 2017 sancisce, tolto il terzo trimestre del 2016, il continuo calo della spesa lorda per l’acquisto di elettricità delle imprese, con un importante decremento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si conferma la bassa incidenza del costo dell’’energia all’ingrosso sul totale della spesa (Iva inclusa) ma, complessivamente, il peso delle componenti fiscali e parafiscali (oneri, accisa ed imposta sul valore aggiunto) rimane elevato attestandosi su un valore del 56%. 

Positive le previsioni di riduzione degli oneri di sistema per il 2017. Per quanto riguarda le spese relative all’acquisto di GAS (ICET-G), nel primo trimestre 2017 l’indice registra un preoccupante aumento pari a +8% rispetto al trimestre precedente. Terzo aumento consecutivo che annulla il positivo calo registrato tra il primo e il secondo trimestre del 2016 e che, anche per effetto delle condizioni climatiche, rischia di generare ripercussioni anche sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica. L’aumento è dipeso dalla crescita dei prezzi all’ingrosso della materia prima gas, misurati dalla componente Pfor (aggiornata e pubblicata trimestralmente dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas naturale e il sistema idrico). Nel primo trimestre 2017, l’indice Pfor mostra un rialzo del 20% rispetto al trimestre precedente. Rispetto ad un anno prima, il costo del gas naturale per le imprese del terziario certifica una contrazione dello 0,3%, annullando così il forte ribasso che ha caratterizzato tutto il 2016 dovuto principalmente al calo del prezzo della materia prima sui mercati all’ingrosso e alla bassa domanda di gas.

L’aumento dell’indice ICET-G nel primo trimestre 2017 è riconducibile, oltre all’aumento della commodity gas, all’aumento dei costi del trasporto di gas nella rete nazionale con aumenti differenziati per i diversi ambiti territoriali con percentuali superiori al 5% per le imprese con contatori classe G6 e del 2,5% per quelli di classe G4. In seguito all’ultimo aggiornamento, le componenti del costo della fornitura registrano alcune variazioni nel loro peso rispetto ad un anno prima: il corrispettivo energia arriva a pesare il 47%; viceversa il peso degli oneri di sistema e della componente a copertura degli oneri infrastrutturali passano rispettivamente al 4,9% e al 26,9%.

 

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