• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Ristrutturazione

Innovazione nel settore edilizio: il supporto delle norme uni al “BIM”

  • Quotidiano Del Condominio
  • 6 ottobre 2017

[A cura di: Uni]

Oggigiorno, in tutto il mondo, la richiesta di opere edili o infrastrutture presuppone velocità di realizzazione ed efficienza dei lavori di progettazione. Termini non facili da realizzare in un mercato che spesso è definito da margini ridotti, mancanze di competenze e catene di fornitura complesse. In un’economia globale di mercati e tecnologie in rapida evoluzione, spesso sono necessarie regole chiare e precise per aiutare le aziende e la pubblica amministrazione ad adattarsi ai cambiamenti e a innovarsi con successo. E le norme UNI possono contribuire a stabilire queste regole. Un esempio è dato dalle norme sul BIM (Building Information Modeling).

La digitalizzazione nel settore delle costruzioni

La digitalizzazione del processo di progettazione, costruzione e gestione di beni immobili non è un concetto nuovo. Già in passato architetti e ingegneri dovettero passare dal tecnigrafo al CAD, dalla matita fisica a quella virtuale. Il passaggio fu epocale, e con non poche problematiche.
In Italia nel 2016 il Governo Italiano ha emanato il Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, comunemente conosciuto come “Codice dei contratti pubblici”.
Tra le tante disposizioni, il Codice propone all’art. 23, comma 13, “per interventi di recupero, riqualificazione o varianti, prioritariamente per i lavori complessi, l’uso dei metodi e strumenti elettronici specifici che utilizzano piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari”. In breve, il BIM.
E il Ministero ha costituito una Commissione, come prevede lo stesso art. 23, che è al lavoro per redigere le linee guida attuative, che ne definiscono le modalità e i tempi di progressiva introduzione.

Il Bim e la norma Uni 11337

L’UNI ha iniziato a sviluppare le norme sul BIM nel 2007. La prima norma, la UNI 11337, pubblicata nel 2009, introduceva i concetti di informazione, interoperabilità e identificazione univoca di un’opera del settore edile. La strada era aperta, e nel giro di un decennio la UNI 11337 è “esplosa”: nel 2017, infatti, la norma ha visto la pubblicazione di ben 5 parti, tradotte anche in inglese, realizzate con lo scopo di tenere i contenuti al passo con l’articolazione dei temi e l’evoluzione tecnologica (si tratta delle parti 1, 3, 4, 5, 6 – n.d.r.).
Già adesso si può dire che la sicurezza, l’interoperabilità, il processo e la terminologia condivisa proposti dalla norma UNI 11337 contribuiranno a creare condizioni di mercato senz’altro più favorevoli all’edilizia italiana.

Building Information Modeling: normativa tecnica internazionale

Ma l’attività normativa relativa al BIM non si esaurisce certo con i soli lavori nazionali. UNI segue infatti con molta attenzione il comitato internazionale ISO/TC 59/SC 13 che, su richiesta inglese, ha tradotto in norma tecnica il contributo della PAS 1192-2 (Publically Available Specification – n.d.r.).
Sono poi in corso i lavori sulla norma ISO 19650 “Organisation of information about construction works – Information management using building information modelling”, suddivisa nelle parti 1 e 2, di cui si ipotizza la pubblicazione nel corso del 2018, come lavoro congiunto con il CEN. L’UNI è presente al tavolo di lavoro e contribuisce attivamente a delinearne il testo, forte dell’esperienza sviluppata con la nostra norma nazionale UNI 11337.
Ovviamente ulteriore attenzione è posta ai lavori del CEN/TC 442, al quale UNI partecipa coordinando le attività di uno specifico task group relativo alla definizione dei LOD (Levels of Development -, n.d.r.). Si tratta di un significativo riconoscimento dovuto al fatto che in questo ambito la norma nazionale italiana si è posta all’avanguardia sul mercato europeo.

Tutti gli step della rivoluzione del Bim

Insomma, con l’emanazione del nuovo Codice degli appalti e la proposta di decreto attuativo, il nostro Paese sta muovendo concreti e decisivi passi verso la rivoluzione BIM, che si ipotizza possa entrare in vigore negli appalti pubblici dal 2019 e diventare obbligatorio dal 2025.
L’obiettivo, in futuro, sarà quello di creare connessioni e interfacciamenti tra i molti strumenti diversi che si stanno sviluppando e favorire così la piena realizzazione del BIM nell’industria edilizia nazionale.
UNI continuerà a lavorare con la pubblica amministrazione, con l’industria e con i singoli professionisti per coordinare e supportare lo sviluppo di adeguate norme tecniche di riferimento per tutto il settore.

Tags
  • BIM
  • edilizia
  • norme UNI
  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
Le maggioranze per l’approvazione e la modifica delle tabelle millesimali
Condizionatori ed F-Gas, la denuncia di Cna: “I rincari sono ingiustificati”

Related Posts

  • Ristrutturazione
  • Redazione
  • Ott 6, 2017
Firma il tuo condominio con un restauro Skyline
  • Ristrutturazione
  • Redazione
  • Ott 6, 2017
Bankitalia: le imprese italiane e l’impatto dei dazi, possibili ricadute sul settore immobiliare e condominiale
  • Ristrutturazione
  • Redazione
  • Ott 6, 2017
Nuove incertezze sull’edilizia dai dazi imposti dall’amministrazione Trump

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • Acquisti immobiliari di nuda proprietà 13 giugno 2025
  • Videosorveglianza in condominio: differenze tra impianti privati e condominiali 13 giugno 2025
  • Standby degli elettrodomestici: in vigore le nuove norme UE per il risparmio energetico 13 giugno 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena