• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Attualità

La proprietà immobiliare: barricate contro lo spettro di una nuova patrimoniale

  • Quotidiano Del Condominio
  • 10 aprile 2019

No a nuove patrimoniali sulla prima casa. È la posizione emersa dalla riunione del Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari (Federproprietà, Confappi, Uppi, Movimento in difesa della casa) riunitosi nei giorni scorsi a Roma per valutare alcuni orientamenti che sono emersi nel corso del recente dibattito parlamentare e sindacale.

Secondo il Coordinamento, “un’ulteriore tassa o tributo, che si voglia chiamare, è equiparabile, in questo momento particolarmente difficile per le famiglie, ad uno scippo simile ad un precedente degli anni ’90. Se questa sciagura dovesse verificarsi, il Coordinamento dei proprietari di case dovrà valutarla necessariamente in vista delle prossime scadenze elettorali e a tal fine organizzerà manifestazioni in tutte le regioni contro i fautori del provvedimento. I proprietari di case, quindi, ribadiscono la loro contrarietà e si comporteranno di conseguenza”.

La patrimoniale che esiste già

Come ricorda Jean-Claude Mochet, commercialista e presidente della Commissione fiscale UPPI, “dal 2012 le famiglie e le imprese italiane hanno versato quasi 156 miliardi di euro di IMU e TASI. Una patrimoniale a tutti gli effetti che, da un lato, ha alleggerito i portafogli dei proprietari di immobili e, dall’altro, ha deprezzato pesantemente abitazioni, negozi e capannoni che hanno perso fino al 40 per cento del proprio valore negli ultimi 10 anni. Confrontando i dati con quelli del 2011, ultimo anno di ICI, emerge che la variazione di gettito sugli immobili è aumentata del 114%: 8 anni fa i Comuni incassavano poco meno di 10 miliardi di euro, mentre tra IMU e TASI l’anno scorso ne hanno recuperato 21 miliardi. La pressione fiscale ha raggiunto una soglia davvero problematica per coloro che negli anni hanno investito nel mattone. Dal lato delle imprese è bene sottolineare che il capannone non è un elemento di ricchezza ma un bene fondamentale per produrre e operare e non produce reddito, così come l’abitazione concessa in uso ad un famigliare”.

Ricette giuste e sbagliate

Sulla base di tutte queste considerazioni, Mochet ribadisce che “aumentare le tasse sulla casa, introducendo patrimoniali come IMU e TASI, non fa diminuire il debito pubblico, anzi genera una perdita di ricchezza dalle 40 alle 80 volte circa rispetto al gettito ottenuto. Proprio il governo Monti, che avrebbe dovuto salvare l’Italia dallo spread, con l’inasprimento delle misure di austerità ha causato un crollo del PIL che, nel 2012, è sceso del 2,8%. Le misure di austerità hanno incrementato il rapporto debito/PIL dal 117% del 2011 al 129% del 2013. Secondo il presidente della Commissione Ue l’Italia deve fare di più per la crescita. La stessa Commissione è preoccupata del fatto che gli indici economici italiani continuino a regredire. A differenza del passato questa volta non sono stati forniti suggerimenti illuminati come la richiesta di attivare politiche di austerità. Tra i responsabili della scarsa crescita economica infatti ci sono proprio il Fondo Monetario Internazionale e la Commissione Europea, che da anni impongono ricette avulse dalla realtà specifica dell’Italia, dimenticando quanto alta sia già la nostra pressione fiscale, anche per via delle imposte indirette. Tassare ancora di più i consumi e gli immobili appare una scelta quantomeno originale se l’obiettivo è di favorire la crescita e gli investimenti”.

Quindi, il nuovo richiamo alla patrimoniale: “Comunque la si voglia chiamare – conclude Mochet – è una proposta inaccettabile, anche perché si tratta di una ricetta obsoleta, già sperimentata con risultati fallimentari, poiché non permetterebbe il rilancio di investimenti pubblici e privati o la riduzione del debito pubblico, ma impoverirebbe ulteriormente gli italiani già vessati dall’IMU e dalla TASI. Il Paese ha, invece, bisogno di politiche espansive della domanda, di riduzione della tassazione in generale e, in particolare, sulla casa”.

Tags
  • Coordinamento unitario proprietari immobiliari
  • imposte casa
  • patrimoniale
  • proprietà immobiliare
  • tassazione
  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
Sicurezza e Internet of Things: le nuove frontiere dell’ascensore intelligente
Il consiglio di condominio: poteri, facoltà e rapporti con l’assemblea

Related Posts

  • Attualità
  • Redazione
  • Apr 10, 2019
Meloni: “La proprietà immobiliare è intoccabile”
  • Attualità
  • Redazione
  • Apr 10, 2019
Confabitare festeggia quindici anni di attività
  • Attualità
  • Quotidiano Del Condominio
  • Apr 10, 2019
Federproprietà: la patrimoniale sulla casa è l’ultimo assalto ai risparmi degli italiani

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • Acquisti immobiliari di nuda proprietà 13 giugno 2025
  • Videosorveglianza in condominio: differenze tra impianti privati e condominiali 13 giugno 2025
  • Standby degli elettrodomestici: in vigore le nuove norme UE per il risparmio energetico 13 giugno 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena