Reddito energetico e conto termico sono due strumenti diversi con obiettivi distinti nell’ambito delle politiche energetiche e ambientali.
Reddito Energetico
Il reddito energetico è un’iniziativa destinata principalmente alle famiglie a basso reddito per favorire l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni. Spesso è sostenuto da finanziamenti pubblici locali, come quelli di alcuni comuni o regioni italiane. L’idea è di generare energia pulita e ridurre le bollette energetiche, garantendo al contempo un miglioramento dell’efficienza energetica. Inoltre, l’energia prodotta in eccesso può essere immessa in rete, creando un circolo virtuoso.
Conto Termico
Il conto termico è un incentivo statale che rimborsa parzialmente i costi sostenuti per interventi di efficienza energetica o per l’installazione di impianti che utilizzano energie rinnovabili (come pompe di calore, caldaie a biomassa o pannelli solari termici). È gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e si applica sia ai privati che alle pubbliche amministrazioni.
Differenze Principali
1. Finalità:
– Il reddito energetico punta a ridurre la povertà energetica tramite l’installazione di impianti fotovoltaici per le fasce sociali più deboli.
– Il conto termico incentiva interventi per migliorare l’efficienza energetica e aumentare l’utilizzo di energie rinnovabili.
2. Beneficiari:
– Il reddito energetico è più mirato alle famiglie con reddito basso.
– Il conto termico è accessibile a privati, imprese e amministrazioni pubbliche.
3. Tipo di Supporto:
– Il reddito energetico tende a fornire impianti “gratuiti” con un investimento iniziale a carico di enti pubblici.
– Il conto termico rimborsa una parte delle spese sostenute per interventi già eseguiti.