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No agli alberi troppo vicini al confine tra due proprietà: cosa dice la legge

  • Redazione
  • 14 luglio 2025

Il Codice Civile, integrato da eventuali regolamenti locali, stabilisce precise distanze minime da rispettare per prevenire conflitti e garantire a ogni proprietario il pieno godimento della propria terra. Ignorare queste regole non è consentito, e chi subisce un’occupazione indebita del proprio spazio può chiedere l’eliminazione delle piante in eccesso. Vediamo quali sono le distanze da rispettare e cosa fare se il tuo vicino non le osserva.

Distanze legali per piantare alberi: cosa dice il Codice Civile
La norma di riferimento in questa materia è l’articolo 892 del Codice Civile, che stabilisce regole precise per la distanza minima delle piantagioni dal confine tra due proprietà. Secondo questa disposizione:
– Gli alberi di alto fusto devono essere piantati ad almeno 3 metri dal confine.
– Gli alberi di non alto fusto devono rispettare una distanza di 1,5 metri.
– Siepi, viti, arbusti e piante da frutto (altezza massima 2,5 metri) devono distare almeno 0,5 metri.
Queste misure vengono calcolate dalla base esterna del tronco nel momento della piantagione. Se si tratta di una semina o di una talea, si considera il punto in cui il fusto è destinato a sorgere.
Se tra le due proprietà è presente un muro divisorio, le distanze potrebbero non essere obbligatorie, a patto che le piante non superino l’altezza della struttura. Se un albero cresce oltre il livello del muro, il vicino può chiedere la potatura per riportarlo al di sotto del limite.

Cosa fare se il vicino pianta alberi troppo vicini
Se le piante del vicino invadono il tuo spazio e non rispettano le distanze previste dai regolamenti comunali, dagli usi locali o dal Codice Civile, hai diritto a esigerne l’estirpazione.
L’articolo 894 del Codice Civile è molto chiaro: “Il vicino può esigere che si estirpino gli alberi e le siepi che sono piantati o nascono a distanza minore di quelle indicate dagli articoli precedenti”.
Estirpare significa rimuovere completamente la pianta, sradicandola. Si tratta di un diritto pieno, che può essere fatto valere anche attraverso un’azione legale per ripristinare la legalità della situazione.

Perché regole così rigide sulle distanze degli alberi
Le disposizioni sulle distanze tra piante e confini non sono arbitrarie: servono a prevenire conflitti di vicinato e a tutelare i diritti di ogni proprietario. La Corte di Cassazione (sentenza n. 35377/2022) ha spiegato che queste regole evitano problemi legati alla crescita incontrollata degli alberi, come:
– Riduzione di aria e luce: chiome troppo vicine possono oscurare eccessivamente gli spazi del vicino.
– Diminuzione del soleggiamento: una pianta alta può compromettere la crescita di colture o il godimento del giardino confinante.
– Ostruzione della vista panoramica: un albero troppo vicino può bloccare una visuale preesistente .
– Caduta di foglie, frutti e rami secchi: creando fastidi e danni alla proprietà confinante.
– Invasione delle radici : se le radici si espandono nel terreno del vicino, possono danneggiare le strutture (disciplinato dall’art. 896 del Codice civile).
Le distanze legali servono quindi a creare una zona di sicurezza, evitando questi problemi e garantendo il giusto equilibrio tra le esigenze di chi coltiva e chi vive accanto.

Può cadere in prescrizione il diritto di chiedere la rimozione di alberi troppo vicini?
Potresti pensare che, se un albero è stato piantato troppo vicino molti anni fa, il diritto a chiederne la rimozione sia scaduto o che il vicino abbia acquisito per usucapione il diritto di mantenerlo lì. Non è così.
La Corte di Cassazione (sentenze n. 35377/2022 e n. 25188/2021) ha chiarito che il diritto del proprietario a esigere l’estirpazione di alberi piantati a distanza illegale non si estingue nel tempo. L’usucapione riguarda i diritti reali (come la proprietà di un terreno), mentre la presenza di un albero a distanza non consentita rappresenta una violazione della legge che può essere contestata sempre.
L’unico caso in cui il vicino potrebbe opporsi è quello in cui abbia acquisito per usucapione la proprietà della striscia di terreno su cui insiste l’albero, ma si tratta di un’ipotesi giuridica ben distinta. In generale, chiunque abbia un albero piantato a distanza illegale può essere obbligato a rimuoverlo, anche dopo molti anni.

Come proteggere i tuoi diritti
La legge italiana stabilisce regole precise sulle distanze degli alberi dal confine, per evitare danni e conflitti tra vicini. Se le piante del vicino invadono il tuo spazio , puoi chiedere la potatura o l’estirpazione, facendo valere il tuo diritto.
Queste norme non servono solo a tutelare il singolo proprietario, ma garantiscono anche equità e buon senso nel rapporto tra confinanti. Prima di agire, verifica sempre i regolamenti comunali o gli usi locali, per accertarti che esistano norme più restrittive o specifiche.
Quando il rispetto delle distanze non viene garantito, la legge ti mette a disposizione strumenti di tutela concreti per ristabilire la legalità e proteggere il tuo diritto a godere pienamente della tua proprietà.

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  • alberi
  • confine proprietà
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