HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine, rilascia l’edizione Q2 2025 del Rent Gap Monitor, il report che misura la discrepanza tra i prezzi degli affitti richiesti sul mercato e le aspettative degli inquilini alla ricerca di un appartamento ammobiliato. Nel secondo trimestre del 2025, il divario resta particolarmente marcato nelle principali città italiane, con Roma in cima alla classifica nazionale, seguita da Bologna, Milano e Firenze.
Anche a livello europeo si osservano differenze significative: il gap medio tra affitti richiesti e budget degli inquilini si attesta a €305, in aumento del 2,3% rispetto al Q2 2024 (€298), con punte record a Stoccarda, Amsterdam e Lisbona, mentre le città più equilibrate risultano essere Barcellona, Vienna e Madrid. Questi dati evidenziano come alcuni mercati europei stiano registrando una crescita dei prezzi più rapida rispetto alle aspettative di chi è in cerca di un alloggio, mentre in altre città si osservano segnali di assestamento.
Antonio Intini, CEO di HousingAnywhere, ha dichiarato: “Il Rent Gap Monitor mostra chiaramente come la distanza tra i canoni richiesti e i budget degli inquilini resti elevata in molte città europee, in particolare in Italia. Sebbene a livello europeo l’Italia sia percepita come una destinazione economica per lavoro e studio, l’analisi mette in evidenza le difficoltà di accessibilità con cui si confrontano gli inquilini. In diverse città italiane, tra cui Roma, Bologna e Milano, la differenza tra i prezzi degli affitti e i budget degli inquilini è ben al di sopra della media europea”.
Il Rent Gap Monitor confronta il prezzo medio degli appartamenti ammobiliati presenti sulla piattaforma con il budget massimo impostato dagli utenti durante la ricerca di un alloggio. Per l’edizione Q2 2025, HousingAnywhere ha analizzato 6,1 milioni di ricerche effettuate da oltre 389.200 utenti in 25 città europee, offrendo un quadro completo e aggiornato delle differenze tra domanda e offerta nei principali centri urbani europei.
L’Italia: Roma, Bologna e Milano tra i divari più ampi
A Roma, il divario assoluto tra affitto medio e budget massimo impostato dagli inquilini raggiunge €500, con un prezzo medio di un appartamento ammobiliato pari a €2.000 e un budget medio di €1.500. Secondo l’International Rent Index Q2 2025 di HousingAnywhere, infatti, Roma si conferma la città più cara per gli appartamenti in Italia, nonostante un calo del 4,8% rispetto all’anno precedente.
Segue Bologna, con un divario di 400 €; il costo medio di un appartamento arredato si attesta a 1.800 euro, a fronte di budget fissati dagli inquilini pari a 1.400 euro. Per quanto riguarda i monolocali, la città registra i prezzi più elevati d’Italia, con una media di 1.300 euro, secondo il Rent Index di HousingAnywhere. Milano occupa il terzo posto con un gap di €385, con affitti medi che si attestano a €1.800 e i budget degli inquilini a €1.415; il prezzo per un monolocale raggiunge i €1.199, collocando il capoluogo lombardo tra le città più care per chi cerca questo tipo di alloggio.
Firenze presenta un divario di €305, con affitti medi di €1.700 per gli appartamenti. Torino registra un gap più contenuto, pari a €185, con affitti medi di €1.050 e budget degli inquilini a €865, rimanendo la città più economica tra le principali destinazioni italiane.
Queste differenze riflettono anche l’andamento dei budget dichiarati dagli inquilini: a Firenze si è registrato un calo del budget massimo del 22,5%, equivalente a €405, mentre a Milano, Bologna e Roma i budget sono rimasti stabili rispetto al 2024. A Torino, il budget degli utenti è sceso di soli €10, confermando una certa continuità nelle possibilità di spesa. Queste dinamiche mostrano come in Italia il mercato degli affitti ammobiliati resti ancora fuori portata per molti utenti, nonostante alcuni segnali di stabilizzazione.
L’Europa: un mercato sempre più eterogeneo
A livello europeo, il divario medio tra affitti richiesti e budget degli inquilini si attesta a €305, in leggero aumento rispetto ai €298 del Q2 2024, segnando una crescita del 2,3%. Alcune città evidenziano differenze particolarmente marcate: Stoccarda spicca con un gap record di €790, seguita da Amsterdam con €685 e Lisbona con €520, a dimostrazione di mercati ancora molto “disallineati” tra prezzi richiesti e disponibilità di spesa degli inquilini.
Al contrario, città come Barcellona (€95), Vienna (€138) e Madrid (€140) mostrano maggior equilibrio, con domanda e offerta più vicine. Anche le variazioni nei budget degli inquilini raccontano storie diverse: ad Amsterdam è aumentato dell’11,1%, mentre a Stoccarda, Porto, Colonia e Barcellona i budget sono rimasti sostanzialmente stabili, mettendo in luce le differenze strutturali tra i diversi mercati e le disponibilità di chi è in cerca di un alloggio.
Germania: mercato molto diversificato
In Germania emerge un quadro molto eterogeneo. Città come Amburgo e Düsseldorf registrano aumenti del divario tra affitti richiesti e budget degli inquilini, con Amburgo che vede anche un aumento degli affitti medi, mentre a Düsseldorf gli affitti diminuiscono leggermente. Al contrario, Monaco registra cali significativi sia negli affitti medi sia nei divari.
Berlino vede crescere il divario a €385 a causa della riduzione dei budget degli inquilini, mentre Francoforte mostra una tendenza opposta, con una diminuzione del gap a €300.
Paesi Bassi: Amsterdam e Rotterdam a confronto
Nei Paesi Bassi, Amsterdam resta tra le città con i divari più ampi (€685), anche se il gap si riduce leggermente grazie a una certa stabilizzazione dei prezzi richiesti e all’aumento delle aspettative degli utenti (+11,1%). Rotterdam mostra un divario più contenuto (€400), indicando un mercato meno estremo rispetto ad Amsterdam, pur rimanendo comunque significativo.
Portogallo e Spagna: differenze tra mercati maturi e in crescita
In Portogallo, Lisbona mantiene un gap elevato (€520), mentre Porto registra un aumento significativo rispetto all’anno precedente, arrivando a €350. In Spagna, Barcellona appare stabile e vicina a un equilibrio tra domanda e offerta, mentre Madrid e Valencia registrano diminuzioni nei divari (-44,2% e -14,9% rispettivamente).
Nel complesso, il quadro europeo mette in luce mercati urbani sempre più differenziati, dove l’accessibilità degli affitti rimane una sfida in molte città, mentre in altre emergono segnali di stabilizzazione.
Comunicato stampa HousingAnywhere