Nel terzo trimestre del 2017 per la famiglia tipo aumenta la bolletta dell’elettricità (+2,8%) e diminuisce quella del gas (-2,9%). È quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il terzo trimestre 2017. come spiega l’Authority per l’energia, e3ntrambe le variazioni sono principalmente legate all’atteso andamento dei prezzi nei mercati all’ingrosso, influenzati dalla stagionalità del periodo. In particolare, l’andamento dell’elettricità è legato a prezzi nel mercato nazionale all’ingrosso previsti in rialzo a causa degli attesi alti consumi collegati alla stagionalità del caldo periodo estivo, giá manifestatisi nel mese di giugno, particolarmente torrido e con scarsa idraulicitá cumulata dal passato inverno. Per il gas, invece, la stagione di bassi consumi a livello europeo e nazionale implica una riduzione dei prezzi nei mercati all’ingrosso continentali.
LA BOLLETTA IN DETTAGLIO
Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa (al lordo delle tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2016 e il 30 settembre 2017) sarà di 512,52 euro, con una variazione del +1,8% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2015 – 30 settembre 2016), corrispondente a un aumento di circa 9 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta del gas sarà di circa 1.029 euro, con una variazione del -3,6% rispetto all’anno scorrevole, corrispondente a un risparmio di circa 40 euro/anno.
Nel terzo trimestre del 2017 l’andamento del prezzo dell’energia elettrica, come detto, è principalmente determinato dall’aumento dei costi di approvvigionamento, legato ad una stima di significativa crescita dei prezzi nei mercati all’ingrosso (con quotazioni del Prezzo Unico Nazionale previste superiori di circa il 20% rispetto al secondo trimestre) che riflette l’atteso rialzo dei consumi, sostenuti dalle alte temperature della stagione estiva. Inoltre, all’aumento contribuisce anche la necessità di recuperare ancora parte dei forti rialzi dei prezzi all’ingrosso di inizio anno, innescati dalle emergenze sui mercati europei, specie quello francese per l’inatteso fermo di numerose centrali nucleari transalpine. Fenomeni che, va ricordato, hanno portato a quotazioni dell’energia elettrica nel primo trimestre molto più alte rispetto a quelle attese, con una differenza di costi di acquisto da recuperare nel tempo.
In leggero calo, invece, i costi di dispacciamento in bolletta rispetto al secondo trimestre dell’anno (i costi sostenuti dal gestore della rete – Terna – per il mantenimento in equilibrio e in sicurezza del sistema elettrico). Non subiscono variazioni le componenti legate agli oneri generali di sistema, come stabili per tutto l’anno rimangono anche le tariffe di rete.
La diminuzione nel gas ugualmente è principalmente legata all’atteso andamento dei costi di approvvigionamento che, vista la normale stagionalità, è però in deciso calo, con quotazioni nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre previste in forte diminuzione rispetto al secondo trimestre. In leggero aumento risultano invece i costi legati alla distribuzione per l’adeguamento della componente di perequazione tariffaria.
ENERGIA ELETTRICA
L’incremento per l’energia elettrica per la famiglia tipo è determinato dall’aumento dei costi di approvvigionamento della materia energia, che porta al +2,8% della variazione complessiva della spesa per il cliente tipo. Incremento che al suo interno comprende la crescita dei costi di acquisto (+3,1%, come detto sostanzialmente determinata dalla stagionalità dei prezzi), controbilanciata in parte dalla riduzione della componente di dispacciamento (-0,3%). Restano invece invariate tutte le altre componenti di commercializzazione e vendita, trasmissione, distribuzione e misura, e gli oneri generali.
GAS NATURALE
Nel dettaglio, il calo per il gas è determinato principalmente dalla decisa contrazione della componente relativa ai costi di approvvigionamento, -4% sulla spesa per il cliente tipo, riflettendo le attese di un ribasso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa. Diminuzione controbilanciata da un leggero aumento della componente di distribuzione e misura (+1,1% sulla spesa per il cliente tipo), a seguito della riattivazione della componente di perequazione tariffaria della distribuzione gas UG1. Si arriva così al complessivo -2,9% per la spesa del cliente tipo.
LE VOCI DI SPESA
Energia elettrica
Nel dettaglio, dal 1° luglio 2017, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 19,723 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso:
* spesa per la materia energia: 7,89 centesimi di euro (39,99% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia; 1,66 centesimi di euro (8,41%) per la commercializzazione al dettaglio;
* spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 3,95 centesimi di euro (20,05%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.
* spesa per oneri di sistema: 3,62 centesimi di euro (18,37%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.
* imposte: 2,60 centesimi di euro (13,18%) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise.
Nel terzo trimestre del 2017, gli oneri di sistema risultano così ripartiti:
– 78,95% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3);
– 3,40% oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT), comprensivi dei 135 milioni di euro/anno destinati al Bilancio dello Stato;
– 6,86% agevolazioni per le imprese manifatturiere a forte consumo di energia elettrica (componente Ae);
– 6,71% promozione dell’efficienza energetica (componente UC7);
– 1,08% sostegno alla ricerca di sistema (componente A5);
– 1,08% compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4);
– 0,96% regimi tariffari speciali per la società Rete ferroviaria Italiana, per il servizio universale e merci (componente A4);
– 0,96% bonus elettrico (componente As)
Gas naturale
Nel dettaglio, dal 1° luglio 2017, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo sarà di 71,08 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, così suddiviso:
* spesa per la materia gas naturale: 22,02 centesimi di euro (pari al 30,99% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 0,57 centesimi di euro (0,80%) per la gradualità nell’applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela del gas naturale; 5,06 centesimi di euro (7,11 %) per la vendita al dettaglio;
* spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 13,16 centesimi di euro (18,52%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità;
* spesa per oneri di sistema: 2,16 centesimi di euro (3,04%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge;
imposte: 28,11 centesimi di euro (39,54%) per le imposte che comprendono le accise (21,51%), l’addizionale regionale (2,86%) e l’Iva (15,18%).