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Amministratori di condominio: Uni si occuperà anche di privacy

  • Quotidiano Del Condominio
  • 6 giugno 2018

[A cura di: Uni – Ente italiano di normazione] Da qualche anno in seno alla Commissione “Servizi” – uno degli organi tecnici più attivi e articolati dell’intero panorama normativo nazionale – opera il gruppo di lavoro “Amministratori di condominio”. Costituito nel 2015 con il compito di revisionare la norma UNI 10801 sulle funzioni e i requisiti minimi di qualificazione professionale dell’amministratore condominiale e immobiliare (compito portato a termine con successo nel novembre 2016) il gruppo di lavoro ha cominciato ora ad ampliare il proprio campo di attività.

“La maggior parte di noi vive in un condominio e il patrimonio immobiliare è sicuramente qualcosa da proteggere e da valorizzare – spiega Stefano Bonetto, coordinatore del gruppo di lavoro Uni –. L’obiettivo che il GL si propone è quello di aiutare tutti coloro che operano in questo settore a sfruttare al meglio il patrimonio immobiliare”.

Come? “Dopo l’amministratore di condominio, stiamo lavorando sulla figura dei revisori condominiali, quelli cioè che controllano i rendiconti – prosegue Bonetto -. Ma abbiamo iniziato anche a lavorare, per esempio, sulla gestione immobiliare aziendale. Insomma, il vero focus del nostro gruppo di lavoro è tutelare e valorizzare il mercato della proprietà immobiliare nelle sue varie sfaccettature”.

Cosa cambia con il nuovo GDPR?

Ora la recente entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 sul trattamento dei dati, noto come GDPR (General Data Protection Regulation), apre un nuovo significativo scenario. “Il condominio tratta i nostri dati? Sì, ne tratta molti – chiarisce Bonetto –. Pensiamo ad esempio ai dati fiscali, ma non solo. Pensiamo anche a dati sensibili, se ad esempio ci sono condòmini con differenti abilità. E poi ci sono questioni di privacy legate alla videosorveglianza, ai dati gestiti dal custode per la consegna della posta o la raccolta di pacchi. Insomma, una gestione di dati personali veramente significativa. E anche questa piccola entità – il condominio – va dunque gestita sulla base del nuovo regolamento europeo”.

Il tema è indubbiamente importante, perché ha a che fare con la qualità della vita e con la quotidianità di tutti i cittadini, tanto più se si considera che ben oltre il 90% della popolazione in Italia vive in un condominio. “Il condominio è un piccolo nucleo sociale, la cui natura giuridica non è chiara ma che tratta i dati di tutti noi. E sebbene non abbia una vera e propria struttura organizzativa, il condominio ha una figura di sicuro riferimento: l’amministratore. È un gestore di risorse, un gestore della conformità legislativa. La domanda dunque è: come può l’amministratore aiutare il condominio a essere il più possibile conforme alle norme legislative di tutela della privacy e alle disposizioni del nuovo regolamento? Ed è a questa domanda cui il gruppo di lavoro Uni vuole dare risposta”.

In che modo? “Il GL – conclude Bonetto – vuole individuare delle procedure standardizzate affinché l’amministratore possa gestire al meglio le numerose problematiche relative alla corretta gestione dei dati. L’idea è quella di sviluppare delle linee guida che diano indicazioni pratiche, operative”.

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  • amministratore di condominio
  • normativa tecnica
  • privacy
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