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Formazione e libretto dell’amministratore: le soluzioni di ACAP

  • Quotidiano Del Condominio
  • 6 febbraio 2018

Sarà consegnata ai ministeri della Giustizia, dello Sviluppo Economico e della Pubblica Istruzione la petizione lanciata nei giorni scorsi da ACAP, l’associazione degli amministratori condominiali e immobiliari, intitolata “Pretendiamo competenza dagli amministratori immobiliari”. Di seguito il testo.

La petizione sulla formazione

Pretendere un amministratore preparato e competente è il diritto di ogni condomino. Ognuno di noi deve essere amministrato da persone qualificate che abbiano un comprovato curriculum non autoreferenziale e soprattutto validato da terzi non in conflitto di interesse. È nel rispetto di tutti garantire certezza del percorso formativo e professionale di chi amministra i nostri soldi.

Per sottoscrivere l’istanza è necessario accedere al portale change.org, ricercando il titolo oppure direttamente qui.

“Abbiamo scelto di pubblicare una petizione popolare online – ha spiegato l’avvocato e presidente dell’associazione, Nunzio Costa – innanzitutto in quanto metodo smart per raggiungere il più ampio pubblico possibile. Un sistema che consente di raccogliere adesioni in modo semplice e, allo stesso tempo, ci permette di sondare lo stato dell’interesse del pubblico relativamente alle iniziative che proponiamo. Inoltre, ci consente di verificare, in tempo reale, in che misura le nostre iniziative siano condivise dalla platea dei condòmini e degli amministratori alla quale ci rivolgiamo. Devo dire che ogni nostra iniziativa condivisa attraverso questo strumento ha sempre raggiunto l’obiettivo e, dunque, restiamo convinti della bontà del sistema utilizzato”.

Il libretto dell’amministratore

Parallelamente a questa iniziativa, la stessa associazione ha presentato il suo “Libretto dell’amministratore”: uno strumento che ha l’obiettivo di mettere nero su bianco le informazioni relative alla persona o impresa che si occupa della gestione del condominio. Di cosa si tratta l’abbiamo chiesto direttamente all’avvocato Costa.

  • Avvocato Costa, in cosa consiste questo nuovo strumento? In che modo migliorerà la qualità della professione?

Il libretto dell’amministratore, più che essere uno strumento è un servizio. In verità, partendo appunto dalla versione cartacea, ovvero anche dalla versione digitale, è possibile, per gli amministratori condominiali, introdurre all’interno di questo libretto i dati specifici e le sopravvenienze tecniche relative al proprio percorso professionale e scolastico-formativo. Inoltre, verranno indicate le coperture che riguardano proprio l’amministratore di condominio che, in quanto professionista, deve possedere a garanzia dei suoi clienti e quindi dei condòmini, per tutelarli anche da sue eventuali mancanze ed errori. Quindi, lungi dall’essere uno strumento autoreferenziale collegato all’invio di un curriculum ai propri clienti, è invece una vera e propria certificazione delle competenze personali, professionali e naturalmente dei percorsi formativi, nonché del capitale reputazionale dello stesso amministratore.

  • Dunque, a chi è rivolto questo nuovo strumento?

In effetti il libretto dell’amministratore riguarda, appunto gli amministratori di condominio. Cioè i gestori immobiliari e coloro i quali hanno un vero e proprio bel da fare con gli immobili amministrati. E, sostanzialmente, si tratta di un prodotto che vuole aiutare gli amministratori ad avere maggiore consapevolezza di quelli che sono i percorsi professionali e personali e anche formativi obbligatori da seguire. Perché si tramutano e si traducono in un percorso di qualità che, nella sfida della competizione globale, riesce a dare all’amministratore che si dota di questo prodotto una maggiore spinta rispetto ai suoi competitors.

  • In ultima analisi, che scopo si prefigge questo strumento?

Lo scopo è molto semplice: noi vogliamo che questo servizio rappresenti uno standard adottato dal ministero della Giustizia (in quanto vigile sull’attività dell’amministratore) e dal ministero dello Sviluppo Economico, quale referente in ordine a quelle che sono le attività produttive. Auspichiamo, inoltre, che questo strumento possa far sì che gli amministratori di condominio siano effettivamente competenti e preparati essendo posti sotto la vigilanza degli stessi utenti finali; i quali, attraverso la verifica delle competenze che sono inserite nel libretto dell’amministratore, possono controllare, obiettivamente: se ci si trova di fronte a una persona preparata; quanti clienti ha avuto e per quanto tempo li ha conservati; se è assicurato; se ha appreso quelle nozioni e competenze tecniche necessarie per svolgere una funzione che ad oggi via via diventa sempre più complicata è sempre più professionale.

Clicca per visualizzare il “Libretto dell’amministratore” di Acap.

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  • Acap
  • amministratore di condominio
  • formazione amministratore
  • Nunzio Costa
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