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PENALE AL CONDOMINIO CHE NON COMUNICA I DATI DEI CONDOMINI MOROSI

  • Quotidiano Del Condominio
  • 12 luglio 2017

[A cura di: studio legale Ma.Be.]

Nuova interessante applicazione dell’istituto dell’astreinte, ossia l’applicazione di una penale per ogni giorno o mese di ritardo, all’obbligo del condominio di comunicare i dati dei condòmini morosi ai creditori insoddisfatti che ne fanno richiesta. 

Con ordinanza del 1 febbraio 2017, il Tribunale di Roma ha previsto che se i creditori non ancora soddisfatti chiedono i dati dei condòmini morosi all’amministratore, quest’ultimo deve comunicarli, pena l’applicazione di una penale per ogni giorno o mese di ritardo. Tale penale, prevista all’art. 614 bis c.p.c., è uno strumento di coercizione indiretta applicabile con lo scopo che la prestazione principale invocata giudizialmente sia effettivamente posta in essere.

Nel caso analizzato dal Tribunale romano, un creditore insoddisfatto, alla luce della mancata comunicazione dei dati dei condòmini morosi da parte dell’amministratore, chiedeva al giudice l’adozione di un provvedimento di condanna all’adempimento dell’obbligo previsto dall’art. 63 delle disposizioni di attuazione al codice civile e chiedeva altresì l’applicazione della misura coercitiva di cui all’articolo 614 bis Codice procedura civile, cioè dell’istituto dell’astreinte. Il Giudice, accogliendo la domanda principale, disponeva altresì l’applicazione di una penale pari a 2 mila euro, per ogni mese di ritardo dalla notifica del provvedimento giudiziale, nel caso in cui il condominio, e quindi, l’amministratore, ometta di dare seguito anche al provvedimento giudiziario in questione. 

Il comportamento dell’amministratore era stato ritenuto come “ostracistico”, e nello specifico finalizzato a rendere difficoltoso l’esperimento del diritto del creditore ad agire in esecuzione a tutela del proprio legittimo credito e quindi un comportamento tale da giustificare l’applicazione della penale. Si noti che la penale di 2mila euro era stata ritenuta congrua sia per capacità patrimoniale del condominio e sia in considerazione del danno arrecato ai creditori. Ne consegue che, anche per evitare importanti esborsi, il condominio, e quindi per esso l’amministratore, deve essere diligente nel comunicare i dati dei condomini morosi ai creditori richiedenti.

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