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Più spazi, maggiore privacy, magari anche il giardino. I nuovi requisiti della casa in affitto

  • Quotidiano Del Condominio
  • 26 giugno 2020

[A cura di: SoloAffitti – www.soloaffitti.it] La Fase 3 per molte persone ha significato l’inizio di una nuova vita, e questo spesso significa anche una nuova casa. Dopo l’esperienza del lockdown, è cambiato il modo di pensare alla propria abitazione e alle caratteristiche che questa dovrebbe avere. Già diverse settimane fa, SoloAffitti S.p.A. aveva previsto un cambio dei trend di mercato, in favore di case più confortevoli, e i primi dati confermano la previsione.

A livello nazionale, infatti, si registra un aumento di richieste di abitazioni spaziose indipendenti e, soprattutto, con spazi esterni. Le richieste di case con giardino privato sono cresciute del 73% rispetto a prima della quarantena, segnale di come la maggior parte delle persone percepisca ora come fondamentale la possibilità di poter avere un piccolo spazio verde a disposizione (forse anche per la paura di un nuovo futuro lockdown).

Cresce anche il desiderio di poter avere una maggior privacy, anche da vicini e condòmini con un maggior interesse nei confronti delle case indipendenti, a +48% rispetto alle ricerche nei mesi pre-covid19.

Anche gli attici fanno più gola oggi di quanto non fosse in passato, con ricerche in crescita del 30,5%. La tendenza, dunque, è quella a cercare una casa migliore, più spaziosa, che consenta di avere i propri spazi e un’organizzazione migliore delle attività familiari.

Non va trascurata, infatti, la scelta di molte aziende di far proseguire lo smart working ancora per diversi mesi. In molti casi, dunque, si hanno più membri della famiglia che lavorano da casa, magari con figli piccoli o che devono studiare. Tale situazione rende necessaria la maggior disponibilità di spazi, anche se questo dovesse comportare un canone di locazione maggiore.

Ci sono, però, alcune località che sembrano andare in controtendenza, come Rimini, Napoli e Firenze.

Qui la ricerca di monolocali cresce di oltre il 20%. Il trend, in realtà, è facilmente spiegabile con il fatto che si tratta di città fortemente turistiche, che si preparano ad ospitare migliaia di arrivi nei prossimi mesi (o, almeno, questo è l’auspicio delle amministrazioni e degli imprenditori), richiamando non solo turisti, ma anche nuovi lavoratori.

Se negli anni passati la tendenza era quella di dividere l’appartamento con colleghi, altri lavoratori o studenti, ora, anche alla luce degli ultimi fatti sanitari, si preferisce optare per case più piccole, con canoni di locazione più bassi che permettano al singolo di sostenere la spesa senza problemi e senza dover cercare persone con cui dividere i costi.

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  • casa in affitto
  • Fase 3
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