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PIEMONTE: IL SETTORE IMMOBILIARE INTERVIENE SU RISPARMIO ENERGETICO E UNI 10200

  • Redazione
  • 26 aprile 2017
Associazioni della proprietà immobiliare, dell’amministrazione condominiale e professionisti, hanno fatto sentire la propria voce, nei giorni scorsi, in sede di III e V Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, dove Ape Torino Confedilizia, Ance-Collegio Geometri Torino, Fiaip ed Agiai hanno evidenziato le criticità in materia di risparmio energetico, sottolineando la necessità di risolvere le difficoltà attuative poste in essere dalla norma UNI 10200. 
Si è posto l’accento, in particolare, sul fatto che la Direttiva UE 27/2012 abbia invitato gli Stati membri ad un percorso virtuoso attraverso la riqualificazione degli stabili volta a “migliorare la prestazione energetica del parco immobiliare”, mentre in Italia si sarebbe fatto esattamente il contrario, intervenendo sull’impiantistica e non anche sull’involucro. 
“In questo modo non si sono salvaguardati due aspetti fondamentali – sostiene Ape Torino Confedilizia -. E cioè l’incentivazione del contenimento dei consumi energetici e la tutela delle unità immobiliari in posizione sfavorita (piani alti, pilotis, alloggi posti a Nord)”.
Tutto ciò, come illustrato da Collegio Geometri e Agiai, ha alimentato nuovi problemi nelle assemblee di condominio; mentre Ance ha rimarcato che non si può perdere l’occasione per far ripartire il lavoro e dare nuova vita al patrimonio immobiliare.
Secondo Fiaip, infine, proprio sulla base di tali premesse, le locazioni e le compravendite dei piani pilotis, appartamenti esposti a nord e piani alti, sono fortemente penalizzate, in quanto le spese di riscaldamento sono addirittura triplicate.
La Regione Piemonte – da sempre attenta ai problemi dell’ambiente e la prima ad adottare le misure inerenti il risparmio energetico – si è dimostrata, attraverso le Commissioni, particolarmente sensibile nel recepire le criticità espresse dalle associazioni e dai Collegi auditi. I temi in gioco, d’altra parte, sono molteplici: dall’ambiente alla qualità dell’aria, dalla tutela del patrimonio “casa” ad un nuovo impulso del mercato immobiliare anche attraverso la riqualificazione. Il tutto sullo sfondo di un quadro normativo, quale quello attuale, che va rivisto al più presto.
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