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Superbonus: viaggio nella giungla dei documenti da produrre

  • Quotidiano Del Condominio
  • 14 settembre 2020

[A cura di: Adepp ] “Il puzzle delle regole legate al superbonus del 110% è finito. Ora inizia l’interpretazione delle norme per stabilire quali sono gli edifici ed i contribuenti che possono effettivamente beneficiare delle agevolazioni.

Il compito più arduo spetta ai professionisti, che dovranno raccogliere tante informazioni, per espletare il complesso iter burocratico e non incorrere in sanzioni o un successivo diniego da parte dell’ENEA al momento del controllo e validazione della richiesta”.

Inizia così il documento pubblicato dall’Associazione nazionale “Donne geometra”  (www.donnegeometra.it) che cita, come esempio, anche le due prime banche che hanno già avanzato le proprie proposte:

  • Unicredit
  • e Intesa Sanpaolo.

Un passo importante è quello di riflettere se:

  • detrarre le spese in cinque anni,
  • optare per la cessione del credito
  • o lo sconto in fattura.

Cedere il credito

Nel caso si optasse per la cessione del credito alla banca è fondamentale affidarsi a uno o più professionisti informati e qualificati sul tema del superbonus e procedere con il reperimento della documentazione catastale, urbanistica e fiscale/amministrativa.

Il proprietario dell’immobile dovrà fornire il titolo di proprietà, detenzione o possesso dell’immobile. Se non si possiede una copia, è necessario procurarsi l’atto di proprietà o di provenienza presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Il detentore (locatari, comodatari) dell’immobile deve produrre:

a) il contratto di locazione/comodato registrato;

b) la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.

Il familiare convivente del possessore/detentore dovrà consegnare:

a) il certificato dell’anagrafe (per convivenza);

b) il titolo di possesso (certificato immobiliare o contratto registrato);

c) sempre la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.

Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge:

a) la documentazione attestante l’assegnazione;

b) il titolo di possesso (certificato immobiliare);

c) la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.

Il convivente di fatto del possessore/detentore:

a) il certificato dell’anagrafe (per convivenza);

b) titolo di possesso (certificato immobiliare o contratto registrato);

c) la dichiarazione di consenso da parte del proprietario.

Il futuro acquirente, con preliminare di vendita regolarmente registrato, immesso nel possesso dell’immobile:

a) preliminare registrato da cui si evinca l’immissione in possesso (per esempio il contestuale comodato);

b) la dichiarazione del consenso da parte del proprietario.

Bisognerà inoltre produrre:

  1. la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che le spese sostenute/da sostenere per i lavori agevolabili sono/saranno a proprio carico, quindi con assenza di eventuali contributi.
  2. la dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che l’immobile non è detenuto nell’ambito di attività di impresa o di attività professionale (non applicabile a sisma ed ecobonus);
  3. per soggetti diversi dai proprietari e titolari di altri diritti reali di godimento, documentazione attestante il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le spese agevolabili come contratto di lavoro, busta paga mensile, pensione, fatture emesse, redditi di natura finanziaria (interessi attivi, conto titoli, conto deposito);
  4. un’altra dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale ci si impegna a ottenere e produrre a richiesta tutta la documentazione necessaria ai fini del trasferimento del credito di imposta come previsto dal decreto Rilancio;
  5. il titolo abilitativo edilizio (se previsto) o l’autocertificazione inizio/fine lavori. Ad esempio, abilitazioni amministrative dalle quali si evince la tipologia dei lavori e la data di inizio dei lavori se previste dalla tipologia di intervento o, in assenza, autocertificazione che attesti la data di inizio e fine lavori.

La banca nel caso i documenti richiesti fossero ritenuti eccessivi potrà decidere di ottenere le informazioni sulla base di una semplice dichiarazione del cliente da documentare/validare successivamente.

La cessione del credito è ammessa per:

  • il superbonus e il sismabonus del 110%,
  • l’ecobonus fino al 75%;
  • il bonus facciate del 90%
  • il bonus ristrutturazioni del 50%.

Check list immobile

I documenti tecnici necessari per isolare termicamente l’abitazione e/o sostituire la caldaia del riscaldamento, introdotti dal decreto Rilancio, sono diversi.

Se quello in vista è un intervento di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25%, servono:

1. autodichiarazione del cliente che attesti se ha usufruito di bonus per interventi simili negli ultimi 10 anni, specificandone il dettaglio (il requisito in verità era presente nella bozza del decreto Requisiti del ministero dello Sviluppo economico poi è stato tolto);

2. visura catastale;

3. Attestato prestazione energetica (Ape) stato iniziale;

4. analisi preventiva e fattibilità (salto 2 classi energetiche);

5. relazione tecnica ai sensi della legge 10/91 (disposizioni in tema di risparmio energetico);

6. dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica;

7. pratica edilizia;

8. prospetti in dwg;

9. preventivi e/o computi metrici;

10. dati e trasmittanza serramenti sostituiti;

11. documentazione fotografica intervento;

12. certificazioni serramenti nuovi;

13. dati e certificati nuovi oscuranti;

14. schede tecniche e certificazione del materiali acquistati (nel rispetto requisiti Criteri ambientali minimi) e dichiarazione di corretta posa;

L’avanzamento lavori dopo almeno il 30% degli stessi:

15. comunicazione inizio lavori;

16. preventivi e/o computi metrici;

17. fatture Stato Avanzamento Lavori Sal e computi metrici quantità realizzate;

18. documentazione fotografica e Sal;

19. asseverazione modulo allegato 2 comma 13 dell’articolo;

20. scheda descrittiva dell’intervento;

21. ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda

A fine lavori:

22. preventivi e/o computi metrici;

23. dichiarazione di fine lavori;

24. Ape stato finale;

25. fatture, prestazioni professionali e computi metrici quantità realizzate;

26. documentazione fotografica a fine lavori;

27. asseverazione modulo allegato 1 comma 13 articolo 119 Dl 34/20

28. segnalazione Certificata di agibilità;

29. scheda descrittiva dell’intervento;

30. ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

Sono fondamentali questi documenti da fornire alla banca per ricevere l’importo del bonus e procedere al pagamento.

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