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CRONACA FLASH DALLA CASA E DAL CONDOMINIO

  • Quotidiano Del Condominio
  • 20 luglio 2017

Arrestato per stalking

della vicina di casa

Un uomo di 31 anni, residente in comune della provincia di Reggio Emilia, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri, con l’accusa di stalking nei confronti della sua vicina di casa. Era cominciato tutto un anno fa, quando il molestatore, invaghito della dirimpettaia di 11 anni più giovane, aveva cominciato a tempestarla di messaggini, arrivando a pedinarla fino al posto di lavoro. La 20enne aveva cambiato impiego, denunciando lo stalker alle forze dell’ordine. Eppure, nonostante la notifica di divieto di avvicinamento alla giovane, dopo poco l’uomo si era palesato nel locale dove la vittima lavorava, riempiendola di insulti e minacciandola di fronte a numerosi testimoni. A quel punto sono intervenuti i militari dell’Arma che hanno proceduto all’arresto. 

Palazzina in fiamme

Salvati dal citofono

Tragedia sfiorata in un condominio della provincia di Ancona, colpito nel cuore della notte da un incendio che ha avvolto il quarto piano dello stabile. Nonostante le fiamme fossero visibili dalla strada, né il proprietario dell’appartamento maggiormente colpito, né i suoi vicini di casa si erano accorti di quanto stava accadendo, probabilmente a causa dell’ora tarda. A svegliare gli inquilini ci hanno pensato alcuni passanti che, alla vista del rogo, hanno cominciato a suonare all’impazzata i campanelli della palazzina, nel tentativo di allertare gli occupanti. Soltanto grazie alla loro tenacia il bilancio dell’incendio è stato di tre persone intossicate e una ustionata (il proprietario dell’alloggio). 

Il ladro “spiderman”

scivola durante la fuga

È rimasto a terra claudicante, il ladro acrobata che, assieme ad un complice, aveva tentato di svaligiare un alloggio al quinto piano di una palazzina di Monza. Dalle indagini è emerso che il malvivente, un 27enne proveniente dall’Albania, si trovava all’interno dell’appartamento quando, udito l’ascensore fermarsi al piano, aveva deciso di scappare calandosi dal balcone. Giunto al primo piano, saltando da un balcone all’altro, era però scivolato, rovinando al suolo tra le auto parcheggiate dei condòmini. A ritrovarlo, pochi metri più in là, sono stati i carabinieri della stazione locale, allertati dagli stessi inquilini dello stabile. Nessuna traccia, invece, del complice.

Muore folgorato

cambiando lampadina

I soccorritori hanno provato a rianimarlo fino all’ultimo, ma non c’è stato nulla da fare. Una morte assurda quella di un uomo di 58 anni, rimasto folgorato mentre stava tentando di sostituire una lampadina fulminata, nella sua casa di villeggiatura in una frazione di Taranto. Il 58enne è spirato poco dopo le 20 sotto gli occhi della moglie e della figlia, che avevano tempestivamente allertato il 118. Sulla tragedia indaga la Magistratura, che ha deciso di aprire un fascicolo per accertare se l’accadimento sia imputabile a una qualche imprudenza della vittima oppure al malfunzionamento dell’impianto elettrico dell’abitazione. Non sembrano esserci dubbi, invece, sulla causa del decesso.

Assemblea condominiale

si trasforma in rissa

Dovranno rispondere dell’accusa di rissa e lesioni personali i protagonisti della lite avvenuta in un comune in provincia di Frosinone, durante la periodica assemblea condominiale. Si tratta di una donna di 40 anni assieme al figlio maggiorenne, il compagno 40enne di lei e un uomo di 53 anni. Tra i quattro già da tempo non correva buon sangue e, durante l’ultima riunione di condominio, alle discussioni accese hanno fatto seguito le mani. Al termine della colluttazione sono finiti tutti in ospedale, anche se ad avere la peggio sono stati la donna e il 53enne. Dagli accertamenti dei carabinieri, allertati dal personale del nosocomio, sembra che all’origine dell’episodio vi siano motivi legati al non rispetto delle regole e all’eccessivo rumore da un appartamento all’altro.

I bimbi schiamazzano:

papà ferito da condòmino

Non è in pericolo di vita l’uomo accoltellato dal vicino di casa al termine di una lite consumatasi nel cortile di un condominio di Padova. A generare il diverbio sarebbe stato il rumore causato dai bambini che stavano giocando nel piazzale comune. Spazientito per il chiasso, l’aggressore, un uomo di 56 anni, si è affacciato al balcone lamentandosi e inveendo contro i minori. A quel punto è intervenuto il padre di uno dei ragazzini, blandendo un bastone e invitando l’uomo a scendere in cortile per risolvere la questione “da uomini”. Il 56enne non se l’è fatto ripetere due volte e si è presentato al cospetto dello sfidante armato di coltello. A conclusione della colluttazione il genitore è stato ricoverato e denunciato per porto abusivo di arma atta ad offendere, mentre il dirimpettaio è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

Installa telecamere

per spacciare al sicuro

Aveva installato un sofisticato sistema di videosorveglianza il 40enne arrestato nella sua abitazione di Messina per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione, messa a segno dalla squadra mobile della città dello Stretto con la collaborazione della locale unità cinofila della Guardia di Finanza, ha portato al rinvenimento di un notevole quantitativo di cocaina, marijuana e hashish e al recupero di circa mille euro in contanti. Le 4 telecamere, posizionate sul tetto della palazzina e collegate a due televisori, in salotto e in cucina, servivano al “professionista della droga” per monitorare il flusso dei clienti e per controllare l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Il sacchetto con lo stupefacente, non a caso, era stato lanciato dalla finestra poco prima del blitz.

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