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CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE: CHE COSA CAMBIA CON IL “NUOVO” DECRETO

  • Redazione
  • 19 luglio 2016

Le novità sono poche, ma tutte significative. In primo luogo, la sanzione (di importo compreso tra 500 e 2500 euro) per chi non si adeguerà alla normativa, sarà in capo ai singoli condòmini proprietari di casa che entro il 1° gennaio 2017 non abbiano provveduto ad installare i contabilizzatori sui caloriferi presenti nei loro appartamenti. Possibilità di sfuggire all’obbligo e, quindi, di non incorrere nella multa? Sì, ma solo a patto che un professionista abilitato rendiconti o l’impossibilità tecnica dell’intervento, oppure che l’installazione non apporta benefici adeguati ai costi da sostenere. 

La seconda novità concerne sempre i costi, ma in questo caso ha una portata maggiore. Qualora, infatti, sempre una relazione asseverata certifichi che tra gli alloggi dello stesso palazzo vi sono squilibri termici superiori al 50% dal punto di vista del fabbisogno energetico per il riscaldamento, allora si potrà derogare alla norma Uni 10200, limitando le spese afferenti ai consumi volontari al 70% del totale, e lasciando il restante 30% in capo alle ripartizioni per così dire tradizionali, prima fra tutte quella per millesimi di proprietà.

Sono questi alcuni dei passaggi salienti del decreto legislativo recante “Disposizioni integrative di attuazione della direttiva europea sull’efficienza energetica”, approvato lo scorso 14 luglio dal Consiglio dei ministri su proposta del Presidente Matteo Renzi, del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gianluca Galletti.

IL DECRETO

Il decreto tiene conto delle osservazioni avanzate dalla Commissione europea, modificando alcuni aspetti. Tra gli altri contenuti principali del provvedimento, la rettifica di alcune definizioni, precisazioni sulla modalità di calcolo dell’obiettivo nazionale vincolante di efficienza energetica e disposizioni finalizzate a rendere più chiare le norme concernenti la misurazione, la fatturazione del consumo energetico e la suddivisione delle spese in condomini ed edifici polifunzionali. Il decreto prevede inoltre norme per la semplificazione e la rimozione di ostacoli amministrativi alla diffusione dell’efficienza nonché la possibilità di incrementare, con ulteriori risorse derivanti dai proventi delle aste delle quote di emissioni di CO2, la dotazione del costituendo Fondo nazionale per l’efficienza energetica.

LA VIDEOGUIDA 

Alla vigilia dell’approvazione del decreto, Confedilizia ha pubblicato una videoguida (www.confedilizia.it/termoregolazione-contabilizzazione/) proprio per rispondere ai più frequenti dubbi inerenti l’obbligo di contabilizzazione, prossimo ad entrare in vigore. Come ricorda l’associazione della proprietà, infatti, “Entro il prossimo 31 dicembre in ogni condominio si dovrà verificare se sussista l’obbligo di introdurre sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore e, in caso positivo, di modificare in tal senso gli impianti di riscaldamento esistenti, pena pesanti sanzioni. Si tratta di una scadenza apparentemente lontana ma in realtà vicinissima, se si considera che il tempo disponibile per effettuare gli eventuali lavori è limitato, essendo necessario che gli impianti siano fermi (in molti casi vengono riaccesi in ottobre) e tenendo presente che in agosto numerose attività si bloccano. Per consentire a proprietari di casa e amministratori di condominio di orientarsi nell’applicazione di una normativa particolarmente complessa, Confedilizia ha dunque messo a disposizione una video-guida che illustra i principali aspetti da tenere presenti, suddivisa per argomenti: ambito di applicazione della disciplina; adempimenti; esenzioni; iter per deliberare ed eseguire i lavori; problemi applicativi in caso di distacco dall’impianto centralizzato; problemi applicativi in caso di immobile concesso in locazione”. 

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