Scatta il 15 ottobre, data ufficiale di accensione dei termosifoni in molte province italiane, la preoccupazione per i costi energetici. Nonostante alcune flessioni recenti, le bollette continuano a pesare sulle famiglie, in un contesto di rincari che supera di gran lunga l’inflazione.
Energia: dieci anni di aumenti sopra la media
Secondo i dati diffusi da Confedilizia, tra il 2015 e il 2025 il costo medio della vita è aumentato del 23%, ma le tariffe energetiche hanno registrato incrementi ben più marcati:
– +74% per la luce
– +39% per il gas
– +47,6% per l’acqua
Nel solo 2025, la fornitura idrica ha visto aumenti del 4,8% tra giugno e agosto, e del 4,7% a settembre. Più contenuta la crescita per la raccolta rifiuti (+1,8%).
Segnali di tregua: gas e luce in calo a settembre
Dopo i rincari primaverili, settembre ha portato una boccata d’ossigeno: il prezzo del gas è sceso del 5,6%, quello della luce del 5,8%. L’Assium (Associazione degli utility manager) segnala un calo del 24% del PSV medio di ottobre rispetto allo stesso mese del 2024, mentre l’indice GME registra una flessione del 23%.
Utenti vulnerabili: bollette più leggere, ma non abbastanza
L’Arera annuncia una riduzione del 7,6% nella bolletta elettrica per circa 3 milioni di utenti vulnerabili nel quarto trimestre 2025. Tuttavia, la spesa annua resta più alta rispetto al 2024: 608,72 euro contro i 498,10 euro, con un incremento del 22,2%.
Termosifoni accesi: le regole da rispettare
Dal 15 ottobre, nelle province della zona climatica E (tra cui Milano, Torino, Bologna, Verona, Bergamo, Padova), sarà possibile tenere accesi i riscaldamenti fino al 15 aprile 2026, per un massimo di 14 ore al giorno. Nei comuni più miti, come Forlì e Forlimpopoli, l’accensione sarà posticipata secondo la fascia climatica D.
Attenzione però alle regole: superare i limiti di orario o temperatura può costare caro, con sanzioni fino a 3.000 euro. La temperatura massima consentita è di 20°C, con una tolleranza di 2 gradi.
Consigli per risparmiare
L’Enea suggerisce alcune buone pratiche per contenere i consumi:
– Mantenere la temperatura interna intorno ai 19°C
– Evitare di coprire i termosifoni
– Limitare l’apertura delle finestre
– Effettuare regolarmente la manutenzione dell’impianto
Piccoli gesti che, sommati, possono fare la differenza in bolletta.
Il freddo è alle porte, ma con una gestione consapevole del riscaldamento e comportamenti virtuosi, è possibile affrontare l’inverno senza scottarsi sulle bollette. Il risparmio intelligente, oggi più che mai, è la vera forma di calore sostenibile.