L’Italia cambia volto anche dentro casa. Secondo l’ultima indagine ISTAT sui consumi energetici delle famiglie, pubblicata il 9 ottobre 2025, il 2024 segna un’accelerazione verso impianti più efficienti, autonomi e sostenibili. Il 99,4% delle famiglie dispone di un sistema di riscaldamento, ma è l’impianto autonomo a dominare: presente nel 79% delle abitazioni, con un balzo di quasi sette punti percentuali rispetto al 2021. Un dato che racconta una crescente voglia di controllo, efficienza e comfort.
Le pompe di calore si impongono come protagoniste della transizione energetica: nel 2024, il 40,4% delle famiglie utilizza sistemi caldo/freddo, contro il 32,6% di tre anni prima. In molti casi si tratta di impianti multisplit intelligenti, capaci di regolare temperatura e consumi. Il trend è particolarmente marcato nelle Isole e nel Nord-est, dove la diffusione supera il 45%.
Il condizionamento domestico è ormai una realtà consolidata: il 56% delle famiglie italiane ne è dotato, quasi il doppio rispetto al 2013. Nei grandi centri urbani e nei comuni di pianura, la quota supera il 60%, segno di una crescente attenzione al comfort estivo e alla qualità dell’aria indoor.
Ma il panorama energetico italiano resta variegato. Gli impianti centralizzati scendono al 15,4%, con una presenza più forte nel Nord-ovest, dove il teleriscaldamento è ancora diffuso. Al Sud e nelle Isole, invece, prevalgono soluzioni semplici e indipendenti, con una quota di famiglie ancora priva di riscaldamento (1,7%) e una maggiore dipendenza da apparecchi singoli come stufe e caminetti.
La frammentazione impiantistica è evidente: il 43,2% delle famiglie utilizza più sistemi di riscaldamento nella stessa abitazione, combinando impianti principali e ausiliari. Un segnale di transizione, ma anche di una riqualificazione energetica ancora incompleta.
Accanto alle tecnologie elettriche, biomasse come legna e pellet mantengono un ruolo centrale. Il 16% delle famiglie usa legna da ardere, il 7,8% pellet, quasi il doppio rispetto al 2013. In regioni come Trentino-Alto Adige, Umbria e Calabria, oltre un terzo delle famiglie si affida ancora alla legna per il riscaldamento. Secondo Domenico Brugnoni, presidente di AIEL, “la modernizzazione degli impianti a biomassa è strategica per rendere questa filiera ancora più efficiente e sostenibile”.
Il report ISTAT conferma che le politiche nazionali ed europee, unite a una crescente consapevolezza ambientale, stanno orientando le scelte delle famiglie italiane. L’efficienza energetica non è più solo una questione tecnica, ma un valore condiviso, capace di migliorare la qualità della vita e contribuire alla sostenibilità del Paese.