Il settore degli impianti elettrici in Italia sta vivendo un periodo di evoluzione significativa, con una crescente attenzione a qualità, sicurezza e innovazione tecnologica.
Il rapporto CRESME, commissionato dalla Federazione ANIE e presentato nel corso dell’evento “Tecnologie evolute per l’edificio”, offre uno spaccato dello stato degli impianti elettrici presenti in Italia e delle attività degli installatori nel contesto residenziale e non residenziale.
Analisi di mercato ANIE-CRESME
L’analisi di mercato, realizzata a cavallo tra il 2023 e il 2024, è stata condotta intervistando i vari attori della filiera edile, dagli installatori elettrici ai progettisti, passando per gli amministratori di condominio, nonché le famiglie e gli utenti finali.
Sono state indagate e analizzate:
• le dotazioni impiantistiche presenti e realizzate negli ultimi anni da parte dei professionisti;
• il livello di soddisfazione sui vari prodotti quotidianamente utilizzati dagli utenti finali;
• le propensioni di acquisto future;
• macro trend passati e futuri visti con gli occhi dei protagonisti del settore.
Gli installatori e la loro attività
Secondo i dati raccolti, la maggior parte degli installatori elettrici ha un’esperienza significativa nel settore, con un’alta percentuale che lavora da oltre 20 anni. In particolare:
• il 38,4 per cento degli installatori ha più di 30 anni di esperienza;
• il 27,8 per cento ha tra i 21 e i 30 anni di esperienza.
In termini di dimensioni aziendali, le imprese di installazione tendono ad essere relativamente piccole, prevedendo nel 65,3 per cento dei casi meno di cinque dipendenti con un principale focus delle attività rivolto al settore residenziale (più del 62 per cento degli interventi nel 2023).
Il livello degli impianti elettrici
Gli installatori segnalano che la funzionalità degli impianti elettrici nelle unità immobiliari residenziali e terziarie da loro gestite mostra una situazione abbastanza positiva, ma con ampi margini di miglioramento ed alcuni campanelli d’allarme che meritano molta attenzione.
Nello specifico:
• più del 10 per cento degli impianti sembra non avere la Dichiarazione di Conformità (Di.Co.);
• tra gli impianti dotati di Di.Co. (58%, con il restante costituito da utenti che non sanno se la possiedono), oltre il 50 per cento non riporta la classificazione del livello:
• solo il 5,3 per cento degli impianti dotati di Di.Co. raggiunge il livello 3, ossia il massimo standard di qualità e complessità tecnologica.
Inoltre, sebbene la funzionalità degli impianti di messa a terra e delle protezioni differenziali sia generalmente buona, presenta una non conformità del 7-8 per cento. Sebbene questa percentuale possa sembrare modesta, in valore assoluto rappresenta un numero significativo di impianti potenzialmente pericolosi, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza complessiva degli edifici.
Gli interventi sugli impianti elettrici nelle abitazioni nel 2023 sono stati, per più della metà dei casi, dei rifacimenti completi (51,4 per cento), mentre per un terzo dei casi si sono effettuati rifacimenti parziali (nuovo impianto solo in alcune stanze/aree, esempio: bagni e/o cucina). Nel 35,8 per cento dei casi sono stati fatti adeguamenti normativi, quali per esempio l’installazione/sostituzione del salvavita.
Crescono i sistemi domotici e le tecnologie energetiche
Il report CRESME evidenzia anche la percezione della dinamica tecnologica tra gli installatori.
Le tecnologie tradizionali come le protezioni differenziali e l’illuminazione convenzionale sono ancora predominanti, ma c’è una crescente adozione di tecnologie evolute, quali i sistemi domotici e tutti i prodotti afferenti al settore energetico (fotovoltaico, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica).
L’adozione di tecnologie innovative è comunque in crescita: l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica è sempre più comune sia nel settore residenziale sia in quello terziario. Questi interventi non solo contribuiscono alla sostenibilità ambientale, ma rispondono anche alle esigenze di efficienza energetica e riduzione dei costi di gestione.
Questi dati indicano che, sebbene ci siano progressi significativi nel settore, rimangono aree critiche che necessitano di miglioramenti per garantire una transizione sicura ed efficiente verso le tecnologie più avanzate.
Impianti elettrici: il punto di vista degli utenti finali
L’indagine sulle famiglie italiane rivela importanti informazioni sulle dotazioni impiantistiche e le tecnologie innovative presenti nelle abitazioni.
Il 76,7 per cento delle famiglie vive in abitazioni di proprietà, con il 38,4 per cento in edifici mono o bifamiliari; di tutte le famiglie intervistate, solo il 5 per cento risiede in edifici “recenti” costruiti dopo il 2010.
Gli interventi di ristrutturazione sono stati dunque numerosissimi, coinvolgendo circa la metà delle abitazioni negli ultimi dieci anni, sulle quali, per più del 60 per cento dei casi, sono stati rifatti gli impianti elettrici o, comunque, sono stati installati prodotti tecnologici in attività di rifacimento completo o parziale, adeguamenti normativi compresi.
Un terzo di tutti questi interventi é stato deciso per usufruire degli incentivi fiscali di natura governativa.
Dal censimento risulta, infine, che più di un terzo delle famiglie ha all’interno delle proprie abitazioni dei sistemi e/o dei prodotti tecnologici evoluti, quali domotica/videocitofonia e termoregolazione connessa (ed altro), sinonimo di una forte penetrazione del mondo digitale anche a livello impiantistico.
Scarsa conoscenza di caratteristiche e funzionalità dell’impianto elettrico
Purtroppo, la consapevolezza sulle specifiche degli impianti elettrici è ancora bassa:
• solo il 31,2 per cento conosce la classificazione degli impianti in tre livelli di qualità;
• poco meno della metà non ha o non sa di avere il certificato di conformità (Di.Co.);
• il 17 per cento non conosce la potenza contrattuale della propria fornitura energetica;
• il 30 per cento delle famiglie non utilizza ancora l’illuminazione a basso consumo a LED;
• più della metà non è a conoscenza o non ha mai effettuato il test del salvavita.
Questi dati indicano come il processo di ammodernamento del parco installato italiano ed il livello di consapevolezza degli utenti finali sia sicuramente a buon punto, ma preveda ancora ampi margini di miglioramento e, quindi, ottime opportunità di sviluppo e di crescita per tutto il settore elettrico.
Progettisti: cresce la richiesta domotica e di sistemi di gestione energetica
I progettisti di impianti elettrici stanno riscontrando una crescente richiesta di soluzioni avanzate e di alta qualità, con un’attenzione particolare rivolta alla sicurezza, all’efficienza energetica e alla distribuzione dati.
La loro progettazione spesso include l’integrazione di tecnologie innovative come la domotica e i sistemi di gestione energetica, che offrono maggior controllo e ottimizzazione dei consumi.
I progettisti cercano di rispondere alle esigenze dei clienti fornendo impianti che garantiscano non solo funzionalità avanzate, ma anche sostenibilità nel lungo termine e connettività.
Gli amministratori di condominio puntano sull’efficienza energetica
D’altra parte, gli amministratori di condominio sottolineano l’importanza cruciale della manutenzione regolare e dell’adeguamento normativo degli impianti elettrici.
La categoria evidenzia infatti come interventi mirati possano migliorare significativamente la sicurezza degli edifici e ridurre i consumi energetici, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al contenimento dei costi di gestione.
Particolare attenzione viene posta sull’installazione di sistemi di illuminazione LED e impianti fotovoltaici, che rappresentano soluzioni efficaci per aumentare l’efficienza energetica.
Inoltre, gli amministratori si concentrano sulla necessità di aggiornare costantemente gli impianti per conformarsi alle normative vigenti, garantendo così la sicurezza e l’affidabilità delle strutture condominiali.
Gli installatori rispondono con competenza all’evoluzione del settore
L’analisi dei dati del rapporto ANIE evidenzia un settore degli impianti elettrici in evoluzione, con una crescente attenzione alla sicurezza, alla qualità degli interventi e all’adozione di tecnologie innovative.
Gli installatori italiani dimostrano un alto livello di professionalità e competenza, operando in un contesto che richiede sempre più interventi su tecnologie avanzate come il fotovoltaico e le colonnine di ricarica.
Gli utenti finali dimostrano una elevata accettazione e soddisfazione delle soluzioni evolute, quali la domotica, la videocitofonia e la termoregolazione connessa, il cablaggio strutturato, dimostrando una sempre maggior attenzione verso il mondo tecnologico.
Questi trend suggeriscono una necessità continua di formazione e aggiornamento per i professionisti, oltre a un’attenzione costante alla conformità normativa e alla qualità delle installazioni.
Il futuro del settore sembra orientato verso un mix di tecnologie tradizionali consolidate e nuove soluzioni tecnologiche avanzate, con un focus sempre maggiore sulla sostenibilità e l’efficienza energetica.