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Agevolazioni e bonus per sostituire i termosifoni

  • Redazione
  • 16 novembre 2022

I termosifoni sono ormai indispensabili in tutte le abitazioni. Servono per riscaldare l’ambiente, prevengono la muffa lontana e spesso costituiscono un elemento di design per impreziosire la casa. Grazie ai numerosi bonus edilizi attualmente in vigore è possibile, almeno fino alla fine dell’anno in corso, detrarre la spesa per l’acquisto e il montaggio di nuovi caloriferi, radiatori e pannelli a pavimento o a parete.
La detrazione spetta a chi sostiene la spesa, anche se si tratta del nudo proprietario o dell’inquilino in affitto.
La sostituzione dei termosifoni è considerata un intervento trainato. Pertanto la legge richiede che, per usufruire delle agevolazioni fiscali, venga eseguito almeno un lavoro trainante, quale la sostituzione del generatore di calore con un impianto nuovo a condensazione con efficienza pari a quelle di Classe A; oppure l’isolamento termico dell’edificio; o, ancora, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati con efficienza almeno pari alla classe A, pompa di calore, ibridi o geotermici.
I richiedenti dell’agevolazione fiscale devono indicare nel modello 730 la spesa sostenuta per l’acquisto dei nuovi termosifoni e per il loro montaggio da parte della ditta incaricata. Fondamentale, per portare in detrazione la spesa, è che i pagamenti siano avvenuti tramite mezzi tracciabili, quindi con bonifico bancario o postale, e non in contanti o con carte di credito o debito. Il bonifico, inoltre, affinché sia riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, deve riportare le seguenti informazioni: data e numero della fattura emessa; codice fiscale o numero di partita IVA della ditta che riceve il pagamento; causale del bonifico “Detrazione del 50% ai sensi dell’art. 16/bis del DPR del 22 Dicembre 1986 n. 917 e successive modifiche”, dicitura espressamente indicata all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986; codice fiscale del richiedente.
Il bonus termosifoni consiste nella detrazione IRPEF del 50% suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Il richiedente, a sua discrezione, può indicare il metodo che preferisce tra sconto in fattura da richiedere al fornitore, oppure la cessione del credito.
La detrazione massima spettante è pari a 48.000 euro, cioè il 50 per cento di 96.000 euro, il tetto massimo previsto dalla legge per ogni appartamento.
La detrazione del 50% sulla sostituzione dei termosifoni non richiede alcuna comunicazione al Comune di residenza e nemmeno all’amministratore se l’immobile è ubicato in un contesto condominiale. Questa tipologia d’intervento non è infatti considerata né manutenzione straordinaria, e neppure ristrutturazione interna. La ditta che esegue i lavori e il richiedente non sono quindi tenuti a comunicare l’inizio e la fine dei lavori all’ENEA, qualora si richieda il Bonus ristrutturazioni. L’unica documentazione obbligatoria per legge al fine di ottenere le agevolazioni fiscali è la certificazione della ditta.
Invece, chi acquista nuovi termosifoni richiedendo il bonus al 65% deve conservare l’asseverazione tecnica. Prima di eseguire i lavori è comunque opportuno verificare sul sito del Comune se anche per questa tipologia d’intervento sia richiesta una documentazione specifica.
Qui i soggetti che per legge possono usufruire delle agevolazioni fiscali per la sostituzione dei termosifoni sono i proprietari dell’immobile sul quale sono eseguiti i lavori; chi ne ha il diritto di godimento o la nuda proprietà; gli affittuari con regolare contratto di locazione. Sono autorizzati a detrarre la spesa coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado.

Tags
  • agevolazioni fiscali
  • bonus edilizia
  • termosifoni
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