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Bonus acqua potabile 2023: come funziona e come richiederlo

  • Redazione
  • 10 febbraio 2023

Dal 1° febbraio al 28 febbraio 2023 è possibile inviare telematicamente le domande per richiedere il bonus acqua potabile relativo alle spese sostenute nel corso dell’anno 2022.
L’agevolazione riguarda le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica. Tali interventi hanno l’obiettivo di migliorare la qualità delle acque destinate al consumo umano ed erogate dai vari acquedotti.
A tal proposito, l’Agenzia delle Entrate ha aperto il canale telematico destinato all’invio delle domande e per ottenere l’agevolazione è necessario che le spese siano documentate attraverso fattura elettronica o documento commerciale in cui è necessario riportare il codice fiscale di colui che richiede il credito.
Nello specifico il bonus acqua potabile, introdotto dalla Legge di Bilancio 2021, prevede la possibilità di accedere a un credito d’imposta sino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per gli interventi sopra menzionati. I beneficiari possono essere sia le persone fisiche che gli esercenti di attività d’impresa, arti e professioni ed enti commerciali.
Per quanto riguarda il tetto di spesa su cui calcolare il credito d’imposta, questo ammonta a:
• 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche;
• 5.000 euro per ciascun immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale per gli esercenti di attività d’impresa, arti e professioni ed enti commerciali.
Importante sottolineare, però, che gli importi spettanti alla platea dei beneficiari sono determinati in base alle risorse finanziarie messe a disposizione, perciò visto che queste ad ogni annualità sono limitate, l’Agenzia delle Entrate determina la percentuale del credito d’imposta rapportando le risorse finanziarie alle richieste pervenute.
Ad esempio nel 2021, date le numerose richieste ricevute, l’Agenzia ha fissato l’aliquota al 30,4%.
Ciò significa, da un punto di vista pratico, che un contribuente che ha sostenuto una spesa pari a 1.000 euro, anche se teoricamente avrebbe dovuto beneficiare del 50% della spesa sostenuta, in realtà ha avuto un rimborso del 30,4% del credito richiesto.
Per ciò che concerne l’aliquota del credito d’imposta relativa all’anno 2022, l’Agenzia delle Entrate la renderà nota con un apposito provvedimento entro il 31 marzo 2023.
Dopo aver inviato in modo corretto la domanda per richiedere il bonus acqua potabile attraverso il portale dell’Agenzia e aver specificato la spesa sostenuta con la relativa documentazione, nell’arco di 10 giorni dalla richiesta il sistema provvederà ad inviare una ricevuta che attesta la presa in carico della stessa, oppure lo scarto con le relative motivazioni.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato dai beneficiari in compensazione tramite modello F24 oppure le persone fisiche potranno utilizzarlo anche nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive.
Infine, l’Agenzia delle Entrate ha confermato la proroga del bonus acqua potabile anche per le spese sostenute nell’arco del 2023 e le risorse messe a disposizione dalla Legge di Bilancio 2022 sono pari a 1,5 milioni di euro.

A cura di Deborah Maria Foti – Ufficio Stampa ANAPI

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  • Agenzia delle Entrate
  • Bonus acqua potabile
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