• Home
  • Chi siamo
  • Collegamenti
  • Abbonamento
  • Registrati
  • Accedi
  • Contatti
Quotidiano del Condominio
.
  • Attualità
  • FAQ Coronavirus
  • Giurisprudenza in condominio
    • Dottrina condominiale
    • Leggi e sentenze
  • Condominio
  • Fiscalità condominiale
  • Mercato Immobiliare
  • Quesiti
    • Quesiti fiscali
    • Quesiti legali
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione
Cerca
  • Attualità

Equo compenso, Anaip: gli amministratori professionisti rischiano di essere discriminati

  • Quotidiano Del Condominio
  • 24 novembre 2017

Siamo molto perplessi sull’eventualità che il provvedimento sull’equo compenso possa riuscire ad essere veramente “equo” anche per la nostra categoria, dove in primis sarebbe necessario riconoscere che solo professionisti con adeguate competenze manageriali possano svolgere tale attività divenuta ormai molto complessa.

La denuncia in una nota a firma ANAIP (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti), si riferisce alla misura che prevede per tutti i lavoratori autonomi non rientranti in alcun ordine o albo, e dunque anche gli amministratori di condominio, il cosiddetto equo compenso. Un provvedimento frutto dell’emendamento al testo del decreto fiscale n. 148/2017 che dovrà essere vagliato dalla Camera entro dicembre.

A differenza di tutte le altre professioni autonome – si legge nella nota –, nel nostro caso sarebbe applicabile solo quando si amministrano beni immobili di proprietà pubblica, mentre, nel caso si decidesse di applicarlo in ambito privato, finirebbe per discriminare l’amministratore di condominio professionista a vantaggio di quello improvvisato.
Infatti, considerando che per legge l’amministratore del classico condominio può essere anche un semplice condomino, spesso pensionato o dipendente pubblico, non necessariamente un lavoratore autonomo o professionista ai sensi della legge 4/2013 e della legge 81/2017 di cui si parla nel testo normativo – spiegano dall’Associazione – in sede assembleare nella scelta di un amministratore avrebbe la meglio il condomino/amministratore perché, non dovendosi attenere alle regole di un eventuale equo compenso, chiederebbe un onorario sicuramente inferiore a quello del professionista. Purtroppo sappiamo che, salvo poi pentirsene, la maggioranza dei condomini non guarda alle competenze professionali, ma all’incidenza economica del compenso dell’amministratore sulle proprie rate.

Al di là delle motivazioni in parte condivisibili che hanno spinto ad inserire questo emendamento nel Decreto fiscale, approvato in prima lettura al Senato e ora all’attenzione della Camera, risulta evidente che si dovrà valutare di non danneggiare con l’inserimento di questo articolo alcune categorie, come ad esempio la nostra. In considerazione della legge 220/2012 perché sia “equo” anche in ambito privato, si dovrebbe imporre a tutti gli amministratori il rispetto di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, riconoscendo implicitamente che solo un soggetto con competenze professionali e manageriali può svolgere tale attività.
Ma anche in questo caso – concludono dall’ANAIP – un futuro Decreto del Ministro della Giustizia, al quale sarebbe demandato il compito di definire l’equo compenso delle singole attività professionali, in merito alla nostra dovrebbe considerare sia la tipologia dell’immobile amministrato e sia le differenze territoriali che ci sono per la valutazione dell’onorario di un amministratore immobiliare o condominiale. Parametri di cui hanno tenuto conto in parte l’Agenzia delle Entrate e la Sose con lo Studio di Settore della nostra categoria fino al 2016. Questo, a nostro avviso, è l’unico riferimento che oggi potrebbe essere preso in considerazione per definire una sorta di “tariffario minimo” per la categoria.

Tags
  • amministratore di condominio
  • Anaip
  • equo compenso
  • Condividi questo articolo
  • twitter
  • facebook
  • google+
  • email
  • rss
Spurghi: la ripartizione della spesa non dipende dall’opinione dell’amministratore
Caos Tari, il Mef chiarisce: no a doppia computazione della quota variabile sulle pertinenze. E ora?

Related Posts

  • Attualità
  • Redazione
  • Nov 24, 2017
Codici ATECO per gli amministratori di condominio: ecco cosa è cambiato dal 1° aprile 2025
  • Attualità
  • Redazione
  • Nov 24, 2017
Amministrare condominio: quanto si guadagna svolgendo questa professione?
  • Attualità
  • Redazione
  • Nov 24, 2017
Assemblea condominiale: le modalità di invio dell’avviso di convocazione

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

Servizio riservato
agli abbonati alla rivista
“Italia Casa e Condominio”

Clicca qui per accedere all’ultima edizione

Ultimi articoli
  • Acquisti immobiliari di nuda proprietà 13 giugno 2025
  • Videosorveglianza in condominio: differenze tra impianti privati e condominiali 13 giugno 2025
  • Standby degli elettrodomestici: in vigore le nuove norme UE per il risparmio energetico 13 giugno 2025
Quotidiano del Condominio

Quotidiano del condominio

  • Homepage
  • Chi siamo
  • Registrati
  • Abbonamento
  • Accedi
  • Contatti
Privacy Policy Cookie Policy
Dalla A alla Zeta Srl – Piazza Martiri della Libertà 3/5 – 10098 Rivoli (TO) | Per informazioni Tel. 333-6278929 – E-Mail: italiacasacondominio@libero.it | P. IVA 12640180019 - Cod. fiscale Registro Imprese 12640180019 - N. REA TO-1305154 - Capitale sociale € 2.000,00 i.v.
Intersezione realizzazione siti web Modena