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Formazione amministratori di condominio: ANACI chiede un decreto per modificare la normativa

  • Quotidiano Del Condominio
  • 3 aprile 2020

Senza pericolo di smentita, è ragionevole affermare che non esiste, ad oggi, persona al mondo in grado (nemmeno) di ipotizzare il termine dell’emergenza Covid-19. Quello che è certo, però, è che non si verificherà nel medio-breve periodo e che, in ogni caso, le abitudini e gli stili di vita adottati fino a poche settimane fa non saranno più gli stessi. Una “certezza” questa, che si ripercuote anche sulla professione di amministratore di condominio e che si evince dalle parole del presidente nazionale dell’ANACI Francesco Burrelli, trascritte, nero su bianco, nella lettera inviata ieri (2 aprile) al ministro Alfonso Bonafede e al ministro Stefano Patuanelli. Oggetto della missiva: “Istanza di ANACI per una deroga alle prescrizioni di cui al DM 140/2014, nel rispetto della Legge 220/2012 e Legge 4/13”.

La formazione dell’amministratore professionista

In particolare, il presidente Burrelli esprime le sue preoccupazioni per la formazione dell’amministratore di condominio in quanto, scrive «tutte le attività di scambio in merito ai vari convegni, master, aggiornamenti on-site che si svolgevano in molte città, con spostamenti di migliaia di relatori e discenti che si incontravano nelle varie località italiane ed europee, non sarà più possibile almeno nell’immediato e comunque, non più come prima».

Dunque, pur restando ferma l’importanza dell’aggiornamento professionale, alla luce delle restrizioni dei decreti anti-coronavirus emanati dal presidente del Consiglio, si pone, oggettivamente, il problema di come mettere l’amministratore professionista nelle condizioni di rispettare i requisiti di formazione e aggiornamento previsti dalla legge.

Da qui la richiesta di ANACI al Ministero della Giustizia e al Mise di «emanare un apposito decreto con il quale:

a) venga accertato che l’obbligo di formazione annuale di cui al DM 140/2014 coincida con l’anno solare dal 1 gennaio al 31 dicembre di ciascun anno (tale disposizione, oltre a consentire più tempo per la raccolta dei CFP obbligatori per l’anno in corso, porrebbe chiarezza sul periodo formativo annuale, equiparandolo a quello di tutte le altre categorie professionali);

b) per il solo anno formativo 9 ottobre 2019/ 8 ottobre 2020, vengano ridotti i CFP da 15 ore a 5 ore;

c) per il solo anno formativo 9 ottobre 2019 / 8 ottobre 2020, sia consentito anche l’esame finale da remoto;

d) in alternativa, la possibilità che l’esame finale possa essere differito a una data allorquando sia terminata l’emergenza Covid-19».

A conclusione, il numero uno di ANACI ha dato la sua piena disponibilità a studiare insieme la migliore soluzione possibile: “Chiaramente ANACI, con il suo Centro Studi Nazionale, è a Vostra completa disposizione per studiare le migliori formule necessarie a garantire tutti i professionisti in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 71bis, affinché possano aggiornarsi rigorosamente, ma soprattutto a garanzia dei cittadini/condomini ai quali è destinata l’attività dei servizi condominiali ed immobiliari dell’amministratore professionista preparato ed aggiornato secondo Legge”.

>> Clicca per scaricare la lettera completa <<

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