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L’energia brucia l’inflazione: maxi batosta sulle bollette di luce e gas

  • Quotidiano Del Condominio
  • 4 gennaio 2018

Più che un aumento, una maxi stangata, in barba al tasso d’inflazione e – se vogliamo – anche al buon senso, dato che tra l’incremento diretto e gli innumerevoli rincari di riflesso (fra tutti, quelli sulle merci), i “ritocchi” applicati alle bollette di luce (+5,3%) e gas (+5%) a partire dal primo gennaio andranno ad impattare con una forza devastante: sia su un’economia lungi dall’essere tornata in salute, sia sui conti di famiglie cui la Legge di bilancio ha fatto i salti mortali per garantire qualche minuscola boccata d’ossigeno.

Ma tant’è. E a spiegarne le ragioni, in una nota stampa che assume le sembianze di una complessa apologia, è la stessa Autorità per l’energia.

Rincari della luce

Come si legge nella nota dell’Authority, un aumento così ingente del prezzo dell’elettricità sarebbe legato più che altro ad una sfavorevole congiunzione astrale, avente fatto sì che si incastrassero addirittura 9 fattori concomitanti, tutti al rialzo. Vediamo quali sono:

  • la ripresa dei consumi (+1,6% la domanda elettrica in Italia nei primi 11 mesi del 2017), con l’effetto parallelo di una risalita dei prezzi all’ingrosso;
  • l’indisponibilità prolungata di alcuni impianti nucleari francesi, con una crescita delle quotazioni dell’elettricità all’ingrosso nel mercato d’oltralpe;
  • alcune limitazioni nei transiti di elettricità nella rete italiana, soprattutto nel Sud-Italia;
  • la minore disponibilità della generazione idroelettrica nazionale causa siccità, sostituita dalla più onerosa produzione delle centrali a gas;
  • l’aumento stagionale dei prezzi all’ingrosso del gas a livello europeo (e quindi anche italiano) che ha contribuito a far innalzare i prezzi elettrici.

Inoltre, a questi fenomeni – puntualizza l’Authority – “si affianca anche un aumento della componente legata al dispacciamento e degli oneri legati alle risorse interrompibili (per tutto il 2018) per la sicurezza del sistema elettrico, come previsto dagli indirizzi del Ministro dello Sviluppo economico, oltre che l’aumento dei costi per le Unità essenziali alla sicurezza, decisa dall’Autorità in base alle indicazioni di Terna. Infine pesa anche sui consumatori domestici (ma non solo) l’aumento degli oneri generali di sistema dovuto al rafforzamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere energivore, deciso con decreto del Ministro dello Sviluppo economico”.

Rincari del gas

Per il gas, invece, la spiegazione si risolve in poche battute: “l’aumento è sostanzialmente determinato dalle attese dinamiche legate alle stagioni invernali, con consumi e quotazioni in aumento a livello europeo, che – in un mercato unico – implicano la crescita dei prezzi anche nei mercati all’ingrosso italiani”.

Aumenti in soldoni

Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2018) sarà di circa 535 euro, con una variazione del +7,5% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2016 – 31 marzo 2017), corrispondente a un aumento di circa 37 euro/anno.

Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta del gas sarà di circa 1.044 euro, con una variazione del +2,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un aumento di circa 22 euro/anno.

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